Suggerimento per un film. Bowling a Columbine di Michael Moore. Ce lo siamo guardati in DVD (ma va benissimo anche la normale videocassetta, non c’e’ bisogno di effetti speciali…). La sparatoria di Columbine, nel 1999, durante la quale due studenti diciassettenni uccisero una dozzina di persone, ha fatto scattare in Moore l’idea di realizzare una inchiesta sull’uso delle armi negli Stati Uniti. Il regista visita i luoghi della sparatoria, parla con i protagonisiti, visita banche e e fabbriche d’armi. Con un’aria pacioccona Moore, arriva dappertutto. Anche nelle case private. In quelle dei cittadini canadesi che non chiudono la porta a chiave e lo accolgono con simpatia. In quella di Charlton Heston (si’ proprio quello di Ben Hur e attuale presidente della RFA l’associazione dei fabbricanti d’armi) che non riesce a difendersi da domande semplici, poste educatamente e che infine “fugge”. Ma oltre che nelle case, Moore arriva anche nel cuore e nella mente degli spettatori. Dimostra che con un pizzico di buona volonta’ si possono fare grandi cose. Come, ad esempio, convincere una grande catena di supermercati a non vendere piu’ proiettili nei propri negozi. Grazie Moore.
A proposito. Il film mi piaciuto così tanto che non ho saputo resistere e oggi mi sono comperato pure Stupid White Man, l’ultimo libro di Michael Moore.