Guardando questo spezzone di “Signore e Signori, buonanotte” vediamo che 33 anni non sono passati invano e la satira si è trasformata in realtà.
Guardando questo spezzone di “Signore e Signori, buonanotte” vediamo che 33 anni non sono passati invano e la satira si è trasformata in realtà.
Pudore. Parola dai molti significati. Tutti ignorati dalla nostra classe politica che in fatto d’arroganza e di spregio delle istituzioni (che, invece, dovrebbe sostenere), vive alle spalle dei contribuenti e si considera al di sopra di essi.
Riportare quello che, in questi giorni, sta succedendo a Montecitorio, potrebbe sembrare il repertorio di un comico.
Anzichè occuparsi di arginare la crisi e di trovare una soluzione alla centinaia di aziende che hanno chiuso – e che chiuderanno – lasciando senza lavoro migliaia di persone, il governo si sta decerebrando per trovare soluzioni che salvino dalla galera mister Grog: il pagliaccio pluri inquisito che una massa di italiani disinformati ha voluto a presiedere quell’ammasso di suoi portaborse inutili, di peso all’amministrazione dello Stato, molti dei quali condannati in via definitiva. Per non veder rinchiuso in carcere il loro caporione, i suoi legali, che sono anche senatori e deputati, stanno sfracellando la Giustizia, quella con la “G” maiuscola. Tra un po’, se passerà quella legge chiamata del “processo breve” (che però non abbrevia i processi), vedremo aprirsi la galera per un variegato stuolo di delinquenti, mentra altra gente, che si è macchiata dei più infami reati (leggi corruzione di testimoni, scalate fuori legge a giornali e banche, vicende Parmalat e Cirio, evasione fiscale e quant’altro di così grazioso) al fresco non ci andrà più.
Mi auguro che le forze democratiche e l’opinione pubblica riescano a impedire questa vergogna, anche se da un’opposizione inciuciona qual’è quella attuale, si può sperare molto poco (IDV a parte).
Franco