Sì, avete letto bene. In molti sapevano che la mania di grandezza di Silvio Berlusconi superava ogni immaginazione e già in passato circolavano barzellette intorno all’ascesa al Soglio Pontificio del teleimbonitore di Arcore.
Oggi, quella che fino ad oggi era solo un’ipotesi, è diventata realtà.
Lo scoop è del giornale spagnolo ADN Weekend edizione di Madrid, che a pagina 4 (vedi il pdf) racconta della visita di Zapatero a Berlusconi nella sua nuova veste bianca, immortalando i due leader in una foto che rimarrà nella storia.
Pare che la decisione di diventare Papa, sia maturata in Silvio Berlusconi, quando ha scoperto che per ottenere dati dal Vaticano, la magistratura deve effettuare rogatorie internazionali che non vengono mai eseguite.
Rompento il silenzio al quale si stanno autoriducendo tutti gli organi di informazione italiani (TV, giornali, radio ecc. ecc.) sono orgoglioso di pubblicare sul mio blog, l’immagine ottenuta tramite i miei informatori iberici.
Il colloquio è stato cordiale e, a giudicare dai sorrisi dei protagonisti, sembra proprio che Berlusconi non abbia rinunciato a raccontare una barzelletta sconcia.
La giornata, per Papa Silvio 1°, comincia con gli insulti mattinieri ai magistrati vaticani definiti “matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana… Se fai quel mestiere, devi essere affetto da turbe psichiche”. Poi, durante la colazione, l’attenzione si sposta verso i suoi avversari politici, che lo vorrebbero morto per portargli via il posto: “mentecatti, miserabili alla canna del gas”. Quindi durante la preghiera di mezza mattina, trova il tempo per benedire un’atea: “Lei ha una bella faccia da stronza”. A pranzo, dopo il ringraziamento al Signore, eccolo beatificare il popolo italiano: “Ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse”. Nel pomeriggio, dopo un riposino ristoratore, quasi all’ora vespertina, si dedica alla politica estera: “Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti. La suggerirò per il ruolo di kapò”. Eccolo, infine, dopo una frugale cena, ma prima delle preghierine serali, impartire lezioni di democrazia: “Adesso diranno che offendo il Parlamento ma questa é la pura realtà: le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti”.
Fine della giornata. A domani.
Ora alla Daddario toccherà pure fingere d’avere sette anni.