Elisa mi ha trascinato ieri sera ad assistere alla terza serata di “Parlando di Nuvole”, incontri con gli autori del fumetto italiano. C’erano Paolo Cossi (autore), Gianluca Maconi (autore) e l’editore del “Becco Giallo” una casa editrice specializzata nel fumetto “serio”. Nonostante non sia un accanito lettore di fumetti, conoscevo già Cossi e Maconi, per i loro libri rispettivamente su Mauro Corona e sui delitti di Alleghe.
Mi ha impressionato la dedizione di tutti e tre gli autori a questa forma d’arte. Le vendite di fumetti in Italia, diceva l’editore, sono bassissime. Specialmente se si tratta di fumetti “impegnati”. Peccato perché si tratta di una forma di comunicazione molto immediata e coinvolgente emotivamente.
Gli autori hanno raccontato la difficoltà ulteriore “imposta” agli autori di fumetti impegnati: l’accurata documentazione necessaria, non solo per evitare di farsi fare le pulci dal pignolo di turno, ma anche per essere credibili. Perciò per creare i loro fumetti, su importanti casi di cronaca (come la saponificatrice di Correggio o la banda della Magliana, sugli eventi storici (la grande guerra, il terremoto del Friuli), sui personaggi famosi (Tina Modotti o Pasolini) devono anche studiare un bel po’ e avvalersi dalla consulenza di storici.
Alla fine della serata abbiamo comprato qualche libro e ce lo siamo fatti firmare dall’editore e dagli autori. Gli autori non si sono limitati a scarabocchiare la loro firma, ma hanno dedicato un po’ di tempo a tutti per fare dei bellissimi disegni.
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