Riusciranno le sardine a modificare in modo sostanziale la direzione dello squalo?
Ieri (30 gennaio) le sardine hanno scritto un post sulla loro pagina, nel quale hanno scritto sostanzialmente tre cose
- Tra qualche giorno (il 2 febbraio, per essere precisi) saranno rinnovatl gli accordi Italia-Libia
- Tre mesi fa era stato chiesto al governo di cancellare gli accordi
- Invece della cancellazione il governo aveva promesso di modificarli
Dicono le sardine. «Tra qualche giorno, il rinnovo del Memorandum Italia-Libia diventerà formale.E diventerà formale senza le modifiche che il governo aveva promesso tre mesi fa, quando il rinnovo degli accordi venne sancito, nonostante la richiesta inascoltata di cancellarli. Modifiche che comunque non rendevano meno drammatico un accordo che di fatto ci rende complici.»
Il post prosegue con la descrizione dell’orrore dei quegli accordi e, collegandosi al giorno della memoria, con un richiamo al governo perché rispetti gli impegni presi e alle persone perché non restino indifferenti.
Come dicono le stesse sardine nelle prime righe del loro post “La memoria è e deve essere esercizio quotidiano.“
Mi permetto di rilevare che sarà anche un esercizio quotidiano, ma eppure per tre mesi, le sardine sono state zitte su questi accordi, non hanno fatto alcun richiamo il governo su questi accordi. Certo c’era un obiettivo di ordine superiore: non bisognava disturbare la rielezione di Bonaccini in Emilia-Romagna (ricordiamoci, a proposito di memoria, che le sardine sono nate a Bologna per riempire le piazze contrapponendosi alla campagna della Lega). Fatto sta che sono state molto abbottonate.
Qualcuno, è propenso a credere che le sardine siano in una fase finale. Hanno svolto la funzione dell’utile idiota di turno e, adesso che l’obiettivo della rielezione di Bonaccini è stato raggiunto, e possono dire ciò che vogliono e non cambierà nulla.
Altri, e sono tanti, hanno riposto le loro speranze in questo movimento. Hanno votato Bonaccini controvoglia confidando nella capacità delle sardine di incidedere. Rilevano che la forza di riempire le piazze c’è e, come dimostra il loro silenzio elettorale, non manca neppure una certa intelligenza strategica. Sperano perciò che le sardine riescano davvero a diventare un pungolo al governo, per portarlo su posizioni “di sinistra”.
Chi ha ragione? Lo vedremo nelle prossime settimane.
Fatto sta che questo richiamo via Facebook è il primo banco di prova reale sulla capacità delle sardine di incidere realmente sulle politiche del governo in carica e sarà interessante osservarne gli sviluppi.
🔴 L’Italia rinnoverà l’accordo con la Libia con alcune modifiche – Annalisa Camilli su Internazionale
🔴 Il post delle sardine del 30 gennaio, sulla loro pagina Facebook