Questo pomeriggio, al Teatro Guiglia di Modena, ben 103 persone (c’è chi le ha contate!) hanno partecipato all’evento Storie Ovali, organizzato dai Veterans del Modena Rugby.
Marco Pastonesi – che è molto più di un giornalista, è un affabulatore, un incantatore, un contastorie di altri tempi – ci ha raccontato quattro personaggi leggendari della storia del rugby mondiale e italiano. Piccoli episodi e svolte che hanno cambiato la storia del rugby.
La prima storia quella di Jonah Lomu e della prima meta all’Inghilterra ai Mondiali sudafricani del 1995. 7 secondi, 25 passi, 35 metri che cambiarono la storia del rugby
La seconda quella della caduta in bicicletta di Maci Battaglini, il gigante che dà il nome allo stadio di Rovigo. Si chiamava Mario, ma sua mamma quando vide il colosso che aveva appena partorito disse «El pare un Macistin» e Maci fu.
La terza storia, sempre ambientata a Rovigo, è quella del suo più grande allenatore, Carwyn James, gallese innamorato dell’Italia e dell’arte, che imparava l’italiano sui libri di favole.
La quarta e ultima storia parte da una foto ritrovata soltanto di recente ed è quella di Kevin Barry, promettente giocatore e miliante dell’IRA, ricordato da una targa in Fleet Street a Dublino, per essere stato il primo repubblicano irlandese ad essere giustiziato dagli inglesi, a soli 18 anni, dopo la rivolta di Pasqua del 1916 in Irlanda.
Per 80 minuti abbiamo respirato leggende e mi sembra giusto ringraziare gli organizzatori e Marco Pastonesi per averci fatto rivivere quel rugby d’antan che amiamo alla follia, che riesce nel miracolo di ad essere allo stesso tempo ruspante e epico, normale e mitologico, passato eppure vivo come non mai.