Trovo insopportabile il ribaltamento di significato delle parole negro/nero.
Non molto tempo fa, consultando un dizionario non proprio nuovissimo, ho trovato una definizione di negro che concludeva più o meno così: da evitare lo spregiativo nero.
Sì, proprio così. Un po’ di tempo fa – neanche tantissimo quel dizionario ha circa 25 anni – negro non aveva un significato dispregiativo, anzi la parola da evitare era nero.
Poi gli italiani, famosi nel mondo per non conoscere le lingue, hanno cominciato a studiare le lingue straniere, specialmente l’inglese (dopo la seconda guerra mondiale siamo stati colonizzati e l’inglese si è imposto)
E allora, da bravi provincialotti, molti italiani hanno cominciato a fare i fenomeni, usando a più non posso le parole inglesi al posto di quelle italiane, anticipando l’accento in tutte le parole terminanti per consonante straniere e no, (es. pàlasport, dépliant sentite dal sottoscritto), facendo i pignolini e mettendo la “s” finale in tutti i plurali (films, fans, clubs, forums, bunkers, krapfens), doppiando i film in italiano, ma mantenendo i titoli originali (che fa figo) o addirittura doppiando i film spagnoli o tedeschi in italiano, ma mettendoci il titolo inglese… (es. il film tedesco “Das Experiment“, che diventa The Experiment e anche il film spagnolo “Los Ortros” che in Italia è stato distribuito col titolo “The Others”) e così via…
Così un giorno, studiando l’inglese, gli italiani hanno scoperto che la parola inglese “nigger” ha un significato offensivo e spregiativo. Per far vedere che l’inglese lo conoscevano davvero, hanno attribuito un significato spregiativo alla parola “negro” solo perchè simile a “nigger”, dando un valore spregiativo ad una parola che, fino a quel momento di spregiativo non aveva nulla. Infine, dimostrando di non sapere l’italiano, hanno cominciato a usare “nero“, il termine spregiativo, come se fosse quello elegante e corretto. Di solito apostrofando in malo modo quelli che osavano usare negro:
Ma come? Dici “negro”, ma non ti vergogni? Negro è spregiativo! In italiano si dice: nero.
Questa storia mi ricorda un po’ quelli che durante le manifestazioni comuniste fanno il pugno chiuso alzando rigorosamente il braccio sinistro.
E guai a chi si sbaglia: “Ehi, che fai? Alzi il braccio destro come i fascisti? Noi siamo di sinistra si alza il braccio sinistro!”
Ecco. Sono le stesse persone che se dici negro ti guardano male.
Concordo. Anche a me (dato che siamo più o meno della stessa generazione) usare “nero” in questo contesto mi pare molto strano.
Che ci vuoi fare…. la vita è così.
Eh, sì Marcello. Un po’ come chiamare gialli i cinesi.
L’altra sera hanno mandato in onda Mississippi Burning, un film di Alan Parker del 1988. Racconta dell’indagine per l’uccisione di alcuni attivisti per i diritti civili ed è ambientato nel sud degli USA intrisi di razzismo, negli anni del KKK. Ci sono i cattivi (gli abitanti razzisti) e i buoni (poliziotti federali venuti dal nord).
Nel doppiaggio italiano del 1988, i negri venivano chiamati negri anche dai buoni.
Per me quello che conta è essere in grado di portare davvero rispetto per l’altro e l’altro per noi, cosa che succede di rado! e non perdersi in cavilli su presunti significati presenti o passati
Per me quello che conta è essere in grado di portare davvero rispetto per l’altro e l’altro per noi, cosa che succede di rado! e non perdersi in cavilli su presunti significati presenti o passati
Alcuni altri esempi
Angeli negri
di fausto leali
https://youtu.be/K2NKLcR8fB0
Cicciobello angelo negro
https://youtu.be/_3oIdeZ_Vio