Ho avuto modo di vedere – a distanza di oltre un anno – una bella intervista a Umberto Galimberti sull’argomento scuola. Molte le proposte dell’illustre filosfo che condivido totalmente e che in diverse situazioni mi è capitato di esternare. Certo, ammetto che se lo dice Galimberti, ognuna di queste proposte ha una consistenza diversa…
Riporto alcuni punti di partenza per me essenziali per una qualsiasi riforma scolastica e vi invito a leggere l’intervista o a guardare il video.
Alternanza scuola lavoro
«La formazione del lavoratore non è che la fai con l’alternanza scuola/lavoro. Perché quando uno va per 80 ore a vedere qualche cosa non è che sta lavorando né impara a lavorare. Qui, dal punto di vista del lavoro, non fa niente, dal punto di vista della formazione dell’individuo ancor meno.»
Obbligo scolastico
«Per me fino a 18 anni bisogna tenere una scuola dell’obbligo, inevitabilmente. E i ragazzi vanno in qualche modo sedotti… sedotti con la cultura. […] Quindi la scuola dell’obbligo fatta bene, fino a 18 anni e poi insistere a far leggere libri alle persone.»
Scuole Private
«Le scuole private vanno tutte abolite perché non sono luoghi di formazione, ma sono luoghi di promozione. Sono esamifici. La scuola di recupero, il CEPU è uno scandalo culturale! Bisogna eliminarlo, basta!»
Apertura Scolastica
«La scuola per me dovrebbe essere aperta dalle 8 della mattina fino a mezzanotte, almeno.»
Alunni per classe
«l’educazione non viene attuata, anche perché l’educazione come cura del sentimento la puoi fare se le classi sono fatte di 10/15 persone. Se sono 30 è già deciso che non si può fare educazione. Siccome noi abbiamo classi di 30/35, la scuola italiana non educa. Al massimo, quando riesce, istruisce.»