La settimana scorsa hanno mandato in onda in TV il film Vajont di Martinelli. Sabato, mio cugino Mario mi ha detto che nel film hanno fatto le comparse Alessandra Sonego e anche Alessandro (il figlio di Giorgia). Accidenti, l’avessi saputo avrei guardato con più attenzione. Pare che Alessandra, pur comparendo in una scena al posto della Morante, non si distingua tantissimo. Alessandro, invece, è inquadrato proprio bene, mentre balla con una bambina.
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Good bye, Lenin.
Due suggerimenti per film di fila. Oltre a “Bowling a Columbine“, che ho visto a casa, vi suggerisco di andare a vedere “Good Bye, Lenin”. Un film estremamente divertente. Una commedia che con molta tenerezza ironizza sulla DDR e sul crollo del comunismo. Trama in estrema sintesi. Una donna tedesca della Repubblica Democratica viene abbandonata dal marito, entra in crisi e quando si riprende è una fanatica del comunismo. Insegna a cantare gli inni patriotici, vince onoreficenze, sollecita e sprona i compagni, scrive rispettose lettere di protesta al partito ecc. ecc. Una sera, mentre si reca ad una cena di gala, vede per strada suo figlio che partecipa ad una manifestazione di portesta contro il regime. Per l’emozione sviene e va in coma. Mancano due mesi alla caduta del muro di Berlino. Il coma durerà 8 mesi. Al risveglio tutto il mondo è cambiato.
Tutto questo e’ il prologo… adesso inizia il film VERO. Sono passati pochi minuti dall’inizio della proiezione… Il medico si raccomanda coi figli di non farle subire forti emozioni, perchè potrebbe rimetterci le penne. Il figlio decide di “ricostruire” un mondo che non c’è più, coinvolgendo familiari, vicini ecc. Non è un’impresa semplice, ma lui ce la mette tutta, aiutato da un geniale amico tecnico riparatore TV con l’hobby della videocamera. Provate solo ad immaginare cosa può succedere quando la mamma chiede di poter vedere la TV, o la prima volta che esce di casa, o quando chiede i cetrioli sottaceto che ormai non esistono più. Insomma, che aspettate? Siete ancora li’? Non siete partiti a razzo per vederlo?
Boowling a Columbine.
Suggerimento per un film. Bowling a Columbine di Michael Moore. Ce lo siamo guardati in DVD (ma va benissimo anche la normale videocassetta, non c’e’ bisogno di effetti speciali…). La sparatoria di Columbine, nel 1999, durante la quale due studenti diciassettenni uccisero una dozzina di persone, ha fatto scattare in Moore l’idea di realizzare una inchiesta sull’uso delle armi negli Stati Uniti. Il regista visita i luoghi della sparatoria, parla con i protagonisiti, visita banche e e fabbriche d’armi. Con un’aria pacioccona Moore, arriva dappertutto. Anche nelle case private. In quelle dei cittadini canadesi che non chiudono la porta a chiave e lo accolgono con simpatia. In quella di Charlton Heston (si’ proprio quello di Ben Hur e attuale presidente della RFA l’associazione dei fabbricanti d’armi) che non riesce a difendersi da domande semplici, poste educatamente e che infine “fugge”. Ma oltre che nelle case, Moore arriva anche nel cuore e nella mente degli spettatori. Dimostra che con un pizzico di buona volonta’ si possono fare grandi cose. Come, ad esempio, convincere una grande catena di supermercati a non vendere piu’ proiettili nei propri negozi. Grazie Moore.
A proposito. Il film mi piaciuto così tanto che non ho saputo resistere e oggi mi sono comperato pure Stupid White Man, l’ultimo libro di Michael Moore.
Cristo è risorto. Effetti speciali.
Come ben sapete, nei giorni scorsi si è scatenata una polemica nazionale con la storia dei croficissi obbligatori. Ispirato da questa storia, ho pubblicato un intervento dell’UAAR su Giramondo.
Come sapete, il crocifisso rappresenta un uomo torturato a morte. Certi crocifissi sono veramente impressionanti e dovrebbero essere vietati ai minori. Però, noi italiani viviamo in una società tradizionalmente cattolica, ci siamo ormai assuefatti. Facciamo fatica a pensare che un crocifisso possa addirittura spaventare.
Siccome nei giorni scorsi, con un amico artista, ho iniziato a parlare di quanto possano essere terrorizzanti i crocifissi, e gli ho proposto di realizzare un nuovo crocifisso, particolarmente realistico e orripilante.
L’amico artista, infatti, è specializzato in effetti speciali e ha lavorato nel cinema con Lamberto Bava, Sergio Stivaletti e Dario Argento. Da queste esperienze ha acquisito una notevole capacità nella realizzazine di sculture realistiche.
Questo e’ un esempio:
Non credo che il mio amico realizzerà mai il crocifisso realistico, ma mi ha raccontato questa storia che vi riporto pari pari, perchè mi è sembrata bellissima.
Riguardo alla storia del cristo-demone eccoti un breve riepilogo: Sergio Stivaletti realizzò questo “cadavere di Cristo” in lattice di gomma per L’INCHIESTA di Damiano Damiani (anno 1985 mi pare) e quando (nel 1986) ci trovammo nell’emergenza di realizzare in fretta la prima mummia di demone (per Demoni 2) che prendeva vita decidemmo di riciclare la “santa salma” all’uopo.
E cosi’ con l’aggiunta di zanne e artigli (e con la stuccatura accurata di stigmate e segni della corona di spine) il cadavere di Gesu’ fu trasformato nel demone-capo di Demoni 2.
In seguito il neo-demone fu riciclato di nuovo come cadavere mummificato dell’architetto pazzo nel film La Chiesa di Michele Soavi.
Non è bella questa storia di resurrezioni incomplete in cui il Cristo, invece di ritornare completamente vivo diventa prima uno zombie e poi si reincarna in un architetto pazzo?