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Nobel per la pace 2011. Ancora Internet? Speriamo di no

Prendo spunto dalla notizia di una possibile candidatura per il prossimo Nobel per la pace a WikiLeaks (o ad Assange, non so?) per dira la mia sulla stravagante proposta di assegnare ad Internet il nobel per la Pace (idea bocciata ad Oslo, ma pervicacemente riproposta dagli ideatori).

Capisco che la trovata pubblicitaria di Wired Italia abbia trovato un largo consenso, ma è – per dirla alla Villaggio – una boiata pazzesca.

Internet, come tutti sanno o dovrebbero sapere, è la parola derivata da “INTERconnected NETworks” usata per definire la rete delle reti di computer tra loro collegate. Non è un ente, non è una persona: è un oggetto, uno strumento.

Un oggetto po’ strano, perché è un sistema complesso, formato da altre reti, da cavi, onde radio, fibre ottiche, router, software, protocolli, regole, server… Un sistema potentissimo e utilissimo fuor di ogni dubbio, ma rimane un’oggetto. Come la ruota, ad esempio, altra grande invenzione senza inventore che ha facilitato le comunicazioni e le relazioni tra le persone, ma che nessuno si sogna di premiare con il Nobel per la pace.

Il prossimo candidato Nobel per la Pace in un'immagine di Gabriele Visca

Dare il Nobel a internet, sarebbe un po’ come darlo alla rete stradale, o ferroviaria. O alla rete elettrica.

Senza la rete elettrica, internet non esisterebbe. Eppure a nessuno è venuto in mente di dare il Premio Nobel alla rete elettrica. Anche se mancasse la rete di doppini telefonici che avviluppa il pianeta, internet non esisterebbe. Ma nessuno ha mai sognato di assegnare il prestigioso premio scandinavo al “Telefono“.

Sveglia ragazzi! L’operazione Nobel ad Internet è solo una trovata pubblicitaria del direttore furbetto di una rivista alla moda.


Fateci caso. Il sito per promuovere l’idea di Internet per il Nobel è un sito di “Condè Nast S.p.A.” e l’idea è nata da Riccardo Luna, direttore di Wired Italia. Tra gli “ambassador” troviamo oltre a degnissime persone (ma un po’ ignoranti in materia, come Umberto Veronesi, Giorgio Armani, il Vice-Presidente del Paraguay o utilizzatori importanti come Yoani Sanchez, famosa blogger cubana, ma troviamo anche il terzetto Riccardo Luna, Chris Anderson e David Rowan, direttori rispettivamente di Wired Italia, Wired US e Wired UK….

Pubblicità contestuale sul blog di Gad Lerner

Ieri sera, all’Infedele, puntata con isterico intervento in diretta di Silvio Berlusconi che ha litigato con Gad Lerner.  Questa mattina vado a leggere l’articolo relativo sul blog di Gad Lerner e vedo che ci sono degli annunci contestuali divertentissimi.

L’articolo sugli insulti di Berlusconi all’Infedele

Premessa. Come sapete, Google ha messo a punto un sistema di gestione degli annunci pubblicitari che propone annunci contestualizzati, basati sul contenuto della pagina che si sta guardando.

Se una pagina parla di automobili, gli annunci saranno di automobili. Se parla di viaggi, gli annunci riguarderanno offerte per le vacanze.

Ecco raccolti gli annunci di questa mattina sulla pagina dove si parla dell’intervento di Silvio Berlusconi da Gad Lerner.

Sei Ebreo?

 

 

 

 

Perché una domanda? Certo che Gad Lerner è ebreo. E non c’è bisogno di fare analisi genetiche. Lo dice lui!

Disfuzione Erettile

Grande esempio di pubblicità contestuale. L’annucio più visualizzato anche ricaricando la pagina è perfettamente in linea con le problematiche trattate in trasmissione.

Carfagna, miss e ministro

Il percorso politico di Mara Carfagna. Altro argomento della trasmissione: come hanno fatto certe donne a fare carriera?

Donne più sexy del 2010

No, questa volta la constestualizzazione non è pefetta. Sappiamo tutti che Berlusconi le preferisce più giovani.

Donna più sexy del 2010

Eppure il sistema di abbinamento degli annunci insiste con questo concetto. Il giudizio del software è inequivocabile: le donne più sexy sono quelle più mature. Forse questo intelligentissimo software sta dando consigli al premier?

Denti Perfetti

In effetti in trasmissione si è parlato molto di Nicole Minetti e Berlusconi, in chiusura, ha ricordato i suoi grandi meriti.

Agenzia Investigazioni per infedeltà coniugali

Un supporto per promuovere i valori cristiani della famiglia e della fedeltà.

Colpo di stato sventato

 

 

 

 

Beh, stiamo tranquilli allora. Ah, no… non si parla dell’Italia. Peccato.


Conclusione (autopromozionale)

Un articolo del genere è una prova incredibile di come funzioni bene la contestualizzazione automatica degli annunci rispetto al contenuto della pagina funziona. Beh, a questo punto, visto che il mio lavoro è prevede anche di aiutare le aziende a gestire la pubblicità contestuale, vi rimando al sito della mia azienda dove troverete una scheda sulla pubblicità tramite annunci contestualizzati pay per clic.

Foto che hanno cambiato il mondo, secondo Jonathan Klein

Quando avevo 14 anni, mi è venuta la passione per la fotografia. Avevo cominciato a documentarmi e il nonno Gino, mi aveva regalato al sua Voigtländer Bessamatic, la mia prima reflex.

Voigtländer Bessamatic, la mia prima reflex

Per qualche anno ho coltivato questa passione (costosissima per un ragazzino squattrinato): leggevo tutti i libri che mi capitavano a tiro sull’argomento e le riviste, mi facevo l’occhio visitando mostre. Sviluppavo i negativi seguendo le indicazioni di persone molto più brave di me. Per risparmiare, stampavo i provini su carta e poi sceglievo quali stampare in formato più grande. Tutto da autodidatta. Sapevo, in teoria, come stampare le foto usando l’ingranditore, ma non me lo sono mai comprato…

Ma facevo molti esperimenti, con strane esposizioni, tirando le pellicole all’inverosimile, attaccando spioncini della porta all’obiettivo per simulare un fish-eye, foto di notte, foto mosse con tempi lunghissimi, foto mentre pedalavo in bicicletta…

Poi, l’entusiasmo è calato, e pian pianino mi sono allontanato dal mondo della fotografia. (sono un po’ incostante, lo so…). Sono passato alla diapositiva e la foto è diventata soltanto uno strumento per fissare i ricordi di viaggio.

Proabilmente influenzato da alcuni amici che sono diventati bravissimi fotografi o dalle loro immagini (Marco Lugli, Francesco Cerpelloni, Enrico Barbieri,  Stefano Pennarola, Filippo Macchi e altri) nonchè dalla lettura di un libro di Luigi Ghirri, mi è tornato un po’ di curiosità per questo mondo abbandonato tantissimi anni fa. (oh, si badi bene, solo un po’ di interesse, mica che mi sia rimesso a fotografare, ormai sono talmente pigro che potrebbero darmi il Nobel dell’Accidia)

Oggi, spulciando in rete, ho trovato un bell’intervento di Jonathan Klein, fondatore di Getty Images, che spiega la forza delle fotografie che hanno i potere di cambiare il mondo. E’ entusiasmante e ve lo ripropongo.

Filtrare le notizie con le liste di amici di Facebook

Anch’io sono iscritto a Facebook. (ecco il mio profilo)

Non è una cosa particolarmente originale lo so. La scusa è che devo farlo per lavoro e mi pare un’ottima scusa…

Comunque, ho sempre trovato Facebook un po’ disordinato.

Uno entra e sulla bacheca ha le notizie provenienti da tutti i suoi amici. Bello, ma tutto molto caotico.

Ognuno di noi, nella vita, assume diversi ruoli a seconda dei gruppi di appartenenza.

A casa, con i miei familiari, mi presento in un modo, al lavoro in un altro; facendo attività sportiva in un altro modo ancora, a Modena ho un mio ruolo a Belluno ne ho un altro, gli ex compagni di scuola conoscono un “Giovanni”, i miei ex compagni di rugby ne conoscono un altro e così via.

Questo capita a chiunque: tutte le persone frequentano gruppi diversi, hanno molti ruoli, hanno molte identità sociali.

Il guaio di Facebook è che tutte le identità sociali si mescolano… e questo può un po’ scombussolare. Ma non volevo parlare delle identità sociali.

Volevo solo dire che quando uso Facebook, oltre a presentarmi al mondo con tutte le mie identità sociali, vedo il resto del social network TUTTO insieme: le persone che frequento per lavoro, per amicizia, per sport, per ricordi lontani ecc. ecc. E questo mi disturba o, per meglio dire, mi confonde e mi distrae, perchè nello stessa bacheca mi arrivano notizie (o post) assolutamente disomogenei.

Per questo motivo, ho sfruttato molto a fondo le possibilità di Facebook di creare liste di amici: ogni volta che faccio un’amicizia su facebook, inserisco la persona in una o più  liste. Questo mi consente di scegliere la lista (l’argomento, il gruppo) che voglio seguire il quel momento. Selezionando la lista posso vedere solo le notizie provenienti da persone che “frequento” perchè appassionate di politica, oppure solo quelle dalla famiglia, o da quelli che giocano a touch, o dagli amici interessati alla laicità e alla religione

Una gran comodità, ma tutto questo sembrava sparito. Fino a pochi giorni fa, infatti, scorrevo la colonna di destra e ritrovavo le liste di amici. Da qualche giorno, tutto ciò è scomparso. La colonna di destra non riporta più le liste. Dove sono finite le liste di amici di facebook? Abbiamo fatto perfino un gruppo su facebook per chiedere di poterle usare come prima per filtrare le notizie…

Oggi ho avuto la risposta. Le liste non si trovano immediatamente perchè i passaggi da fare sono due.

In alto nella bacheca si deve scegliere “Più recenti

Ed ecco che appare una freccetta. Cliccandola riappaiono le liste di amici di Facebook.

Evviva evviva! Ormai ero disperato. :)