Category Archives: Media

Una presa in giro

camilleri
Andrea Camilleri

“Acqua in bocca” di Camilleri e Lucarelli. Una presa in giro. Avevo comprato l’ultimo successo dello scrittore siciliano e del grande esperto dei misteri perchè mi aspettavo che, dalla penna dei due ottimi scrittori, uscisse qualcosa di eccezionale. Fin dalle prime pagine mi sono reso conto che mi trovavo di fronte ad una turlupinatura. Un libercolo di centopagine scarse, pieno di fotografie. Una storia insulsa e a tratti inverosimile se non incomprensibile. Oltre tutto una storia del tutto irrealistica. La manovra economica è evidente. Mi dispiace più per Camilleri che, attraverso il Montalbano scritto e visto, ho imparato ad apprezzare. Peccato, sarà per un’altra volta.

Morto Berlusconi

Ecco dove andrà Berlusconi dopo la sua Morte
Ecco dove andrà Berlusconi dopo la sua morte

Da un po’ di tempo ho sul mio blog un aggeggio che permette di vedere al volo gli ultimi accessi al blog: ora dell’accesso, quale sistema operativo e browser usava, su che pagina è arrivato e, soprattutto, la provenienza dell’utente. (Se ci date un’occhiata, probabilmente vi ritrovate …)

Tempo fa, ho riportato una falsa immagine di repubblica, in cui si celebrava la morte di Berlusconi.

L’articolo si è posizionato bene su Google quando si cerca “morto berlusconi” o roba simile.

Siccome, con lo strumento di visualizzazione degli accessi si vedono anche le frasi usate nella ricerca, ogni tanto vedo che qualcuno è arrivato sul sito cercando appungo “berlusconi morto” oppure “è morto berlusconi” o roba simile.

E io, ogni volta che vedo questi ingressi al blog, mi illudo per qualche secondo queste ricerche siano fatte perchè Berlusconi è morto davvero.

Purtroppo non è così.

I cani di Bucarest – di Gianfranco Mammi

I cani di bucarest
I cani di bucarest

Questa mattina ho finito di leggere “I cani di Bucarest” di Gianfranco Mammi.

Come al solito (è il terzo libro che leggo) Mammi è molto divertente. Le riflessioni di Bergamini, il protagonista, spaziano in tutti i campi: la religione, la pubblicità, la politica, la linguistica….

Mi sono sorpreso un mucchio di volte a dire tra me e me: “Ehi, ma questo l’ho sempre pensato anch’io”, il che mi ha fatto sentire molto in sintonia con l’autore.

Solo che Gianfranco Mammi ha un modo di scrivere molto divertente, molto più divertente di quello che sarei in grado di fare io.

Il protagonista (questo Bergamini appunto), rovescia il giorno con la notte e mi ha fatto ricordare un amico, Mario, che durante l’università aveva deciso di dormire di giorno e di studiare di notte per affrontare gli esami durante le calde estati modenesi.  Dopo un po’ Mario ha abbandonato l’esperimento, ma fa ancora belle riflessioni, come quelle di Bergamini.

Mi sono divertito anche a ritrovare nel libro la chiesa di Baggiovara, la frazione di Modena dove abito, con la sua gigantesca scritta “Dio non è amato perché non è conosciuto” (io penso che sia vero esattamente il contrario: “Dio è amato perché non è conosciuto”. Se la gente conoscesse un po’ di più le sacre scritture, smetterebbe di amarlo presto quel assassino, e in poco tempo smetterebbe anche di credere nella sua esistenza)

Citazione:

La cosa più curiosa è questa, disse la yucca per fare la saccente: se ho capito bene la parola crucco vuol dire pane in croato.

Bravo Gianfranco, continua così. Non vedo l’ora di leggere il prossimo.

————-

Ah, quando ho finito il libro ho scorso i titoli della stessa casa editrice “AlphaBeta Travenbook” (qualità del libro ottima!) e ho vitsto che al numero 33 c’è: Dem Duke Ellington gefiel Hitchock nicht und andere Geschichten vom Jazz di Aldo Gianolio. E’, ovviamente, la traduzione in tedesco di un libro che ho appena finito e che anche questo mi è piaciuto molto. E bravo anche l’editore!

La via italiana alla trasparenza

Renato Brunetta strizza l'occhio
Renato Brunetta strizza l'occhio

Il Ministro Brunetta – per capirci quello che non perde l’occasione per insultare il prossimo – al grido di “Trasparenza! Trasparenza!!!” ha lanciato l’idea di pubblicare online i curriculum e le retribuzioni dei dirigenti pubblici.

Che bello! Potremo sapere tutto di chi gestisce la cosa pubblica. Forte! Bravo Brunetta.

Un momento! Prima di festeggiare troppo, teniamo bene in mente che Brunetta è un socialista di vecchia data, dai tempi di De Michelis e Craxi, e che oggi fa parte del peggior governo della storia d’Italia guidato da Berlusconi e che vanta ministri come la Carfagna, la Gelmini, Bossi e Calderoli….

Perciò, prima di gioire andiamo un po’ a verificare po’ come funziona la trasparenza in Italia e come è stata realizzata.

Primo passo. Introduzione dell’obbligo di pubblicazione sul sito internet di dati sui dirigenti pubblici.

Per prima cosa si fa una legge che impone la pubblicazione sul sito internet di retribuzioni annuali, tassi d’assenza, e molto altro ancora per i dirigenti.

Ecco l’articolo 21 (Trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale) della legge Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile

Ciascuna delle pubbliche amministrazioni […] ha l’obbligo di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale.

Fin qui tutto bene. Un applauso per Brunetta. Clap, clap. Evviva, evviva. Il popolo è gaudente e felice.

Passo due. Si danno le istruzioni per nascondere quanto appena reso trasparente!

Si, avete capito bene. Prima la legge che obbliga a pubblicare e poi, con molta meno enfasi, si pubblica sul sito del ministero diretto dallo stesso Brunetta un documento “tecnico” che spiega come fare in modo che alcune informazioni non siano indicizzate dai motori di ricerca.

In pratica si lascia sul sito un file (molto semplice, si chiama robots.txt) che contiene le istruzioni per dire a Google o ad altri motori di ricerca di non indicizzare certe pagine o certe sezioni del sito. Non viene specificato quali pagine, ma i solerti webmaster procedono con il …

…passo tre. La creazione del file robots.txt

I webmaster dei siti della pubblica amministrazione si mettono perciò al lavoro ed escludono intere parti di sito (a volte interi siti). Quali parti del sito vengono escluse? Non è difficile indovinare. Sono proprio le parti del sito contenenti i dati dedicati alla trasparenza, che saranno oscurate ai motori di ricerca.  Sappiamo benissimo che ormai, quando si vuole cercare qualcosa, si usano Goole o altri motori di ricerca. Se qualcosa non si trova, si deduce che non c’è e si abbandona la ricerca. E’ ovvio che escludere dai motori di ricerca le pagine dedicate alla trasparenza… le rende, diciamo cosi’, molto opache.

Et voila. Ecco realizzata la trasparenza all’italiana. Una trasparenza che non fa vedere molto.


Qualcuno potrebbe obiettare che questa cosa è sì tecnicamente fattibile, ma che in realtà non l’ha fatta nessuno…

Beh, Vittorio Pasteris è andato a leggere sui vari siti i file robots.txt che governano l’esclusione e ha scoperto esclusioni molto interessanti.

  • Il sito del ministero di Brunetta

    E’ stato ovviamente il primo ad essere verificato. Ecco (verifica anche tu)

    User-agent: *
    Disallow:/operazionetrasparenza/

    Ehi, ma che significa? Significa proprio quello che avete pensato. Tutta la sezione del sito che riguarda l’operazione trasparenza non viene indicizzata dai motori di ricerca.

    Beh, comunque qualcosa ancora si trova, ma pian pianino Google eliminerà questi dati.

  • Il sito del Governo

    Ovviamente non può esimersi dal bloccare l’indicizzazione. Ecco il suo robots.txt
    che alle prime righe così recita:

    User-agent: *
    Disallow: /Presidenza/operazione_trasparenza/dirigenti/
    Disallow: /Presidenza/operazione_trasparenza/consulenti
    /

    non male….

Ovviamente, non sono solo quelli i siti bloccati.

  • La regione Lombardia

    Qui per star sul sicuro hanno bloccato tutto…

    User-agent: *
    Disallow: /

  • La regione Friuli Venezia Giulia

    ha un robots.txt lunghissimo, nel quale ritroviamo un po’ di tutto. Ma avranno ottime ragioni per bloccare certe sezioni del sito. Magari sono pagine obsolete…

  • La Regione Liguria invece
    ha provveduto a mettere delle esclusioni specifiche (anche sbagliate)User-agent: googlebot
    Disallow: *.pdf

    User-agent: *
    Disallow: /MenuSezione.asp?Parametri=1_1_2_2500_$1_1_2_2500_$Organigramma$1_1_2_2500_-1$dirigenti_giunta2009.htm$
    Disallow: /MenuSezione.asp?Parametri=1_1_2_2538_$1_1_2_2538_$Organigramma$1_1_2_2538_-1$assenza_presenza_giunta2009.htm$
    Disallow: /operazionetrasparenza/dirigenti_giunta2009/

Diventa anche tu esploratore dei robots.txt

Divertitevi anche voi a scoprire nei siti (non solo quelli della pubblica amministrazione, ma anche quelli dei giornali, ad esempio, come si usa il robots.txt per eliminare le pagine “scomode” dai motori di ricerca.

Come si fa?

Semplicissimo:

  1. Si prende l’url del sito.
    Ad esempio: http://www.gazzettino.it/
  2. Ci si aggiunge “robots.txt” in fondo
    http://www.gazzettino.it/robots.txt
  3. Si copia nella barra degli indirizzi quanto ottenuto.
    http://www.gazzettino.it/robots.txt

    si guarda quello che c’è scritto e si traggono le proprie conclusioni
    In questo caso si deduce che il gazzettino, a differenza dei ministeri, non ha nulla da nascondere

Mi raccomando, se fate qualche scoperta interessante, scrivetela in un commento qui sotto.

Parodia automatica della canzone di Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore

Geniale come sempre Metilparaben, che sul suo blog pubblica il

Generatore automatico di canzoni di Pupo e Emanuele Filiberto

Come funziona?

Molto semplice, si va sulla pagina e, ogni volta che la si ricarica, compare una nuova parodia della canzone che ha orripilato gli Italiani che hanno pensato di chiedere a gran voce il ripristino dell’esilio dei Savoia con tanto di Gruppo su Facebook. (Sono il 12° fan)

Chiedi lesilio dei Savoia su Facebook
Chiedi l'esilio dei Savoia su Facebook

Ecco uno dei testi che mi è uscito dal mitico generatore.

[PUPO]
Io credo sempre nel canguro
nella furbizia e nel fluoro
nel doppiomento che ci unisce
intorno alla nostra poltiglia
Io credo nelle polluzioni
di un popolo che non si stende
e soffro le masticazioni
di chi possiede un cane assente

[EMANUELE FILIBERTO]
Io credo nella mia tempura
e nella mia erezione
per questo io non ho paura
di far merenda col torrone
io sento battere più forte
il cuore della mia bestiola
che oggi più lungodegente
si cura contro la malaria

[CANONICI]
Sì, mi chiamano Fifì!
Per dire a mamma e a zio
Siberia amore mio!
No, io non scoreggerò
per dire a mamma e a zio
Sardegna amore mio!

[EMANUELE FILIBERTO]
Ricordo quando ero girino
viaggiavo con la fanteria
chiudevo gli occhi e immaginavo
di avere un punto nero in faccia

[PUPO]
Tu non potevi andare al mare
pur non avendo un detergente
ma mai ti sei paragonato
a chi scopava veramente

[CANONICI]
Sì, palpeggiami così!
per dire a Padre Pio
Siberia amore mio!
No, io non scatarrerò
per dire a mamma e a zio
Culonia amore mio!

[PUPO]
Io credo ancora nel prospetto
nell’onestà del coito orale
nel ragno ucciso per diletto
e in un paese più maiale

[EMANUELE FILIBERTO]
Sì, infilamelo qui!
per dire a Padre Pio
Calabria amore mio!

(anche questo, come la parodia di De Gregori fatta da Oreglio, è da ascoltare tenendo l’originale come base)