L’altra sera guardavo distrattamente la tv (Parla con me) e ad un certo punto è partito uno straordinario monologo di Ascanio Celestini. Ho cominciato a sghignazzare. Elisa sembrava distratta (è un periodo che fa solo delle chat), ma ha cominciato a ridere anche lei. E dopo un po’ abbiamo sentito l’inconfondibile risata di Silvia. Sembrava stesse aiutando Francesco a finire i compiti, e invece si era lasciata coinvolgere anche lei. Insomma, senza neanche rendercene conto abbiamo finito per seguire con attenzione il bravissimo Celestini. 3 minuti e 40 di divertimento intelligente assicurato. Godetevelo anche voi!
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Buon Natale (ovvero la Spagnola sa amar così)
In questi giorni si sente in TV una pubblicità di una nota azienda di cui non faremo il nome ma solo il cognome: Murdoch. Si vantano di non so quale promozione, ma non è questo il punto. Hanno una strana colonna sonora: una musichetta allegra, in un misto inglese-italiano, augura Buon Natale ai telespettatori. Ma dove l’ho già sentita ‘sta canzone?
Eccola! Altro che Buon Natale. E’ “La Spagnola“. Non ricordo chi la cantava. Ho trovato Orietta Berti e Gigliola Cinquetti come possibili interpreti, ma chissà se sono proprio loro. Ma è un plagio?
E visto che ci sono auguro anch’io un Buon Natale a tutti, invitandovi a rileggere una poesia di Natale di qualche tempo fa, ma sempre attuale.
Aggiornamento: sicuramente “La spagnola” è stata cantata da Gigliola Cinquetti ed ecco la prova: il filmato messo a disposizione su Youtube con la Gigliola Cinquetti che canta La Spagnola.
Aggiornamento: siccome molte persone sono arrivate su questa pagina cercando il “La spagnola sa amar così”, ho riportato il testo della canzone.
La spagnola sa amar così
Di Spagna son la bella,
regina son dell’amor
Tutti mi dicono stella,
stella di vivo splendor
Di Spagna son la bella,
regina son dell’amor
Tutti mi dicono stella,
stella di vivo splendor
Stretti, stretti
nell’estasi d’amor
la spagnola sa amar così,
bocca a bocca la notte e il dì
Stretti, stretti
nell’estasi d’amor
la spagnola sa amar così,
bocca a bocca la notte e il dì
In questa notte d’incanto
dolce in Ispagna è l’amor
son la regina del canto
m’ama il mio bel toreador
Tutti mi dicono stella,
stella di vivo splendor
sono per tutti la gioia
sono per tutti l’amor
Stretti, stretti
nell’estasi d’amor
la spagnola sa amar così,
bocca a bocca la notte e il dì
Stretti, stretti
nell’estasi d’amor
la spagnola sa amar così,
bocca a bocca la notte e il dì
la spagnola sa amar così,
bocca a bocca la notte e il dì
Stretti, stretti
nell’estasi d’amor
la spagnola sa amar così,
bocca a bocca la notte e il dì
Aggiornamento (13 settembre 2020).
Alessandro Grenno in un suo commento mi fa notare che la canzone “Buona Natale” è di Nat King Cole. E’ una canzone del 1959 e quindi è successo il contrario di quello che avevo pensato io nel 2008, cioè è la canzone “La spagnola” ad essere successiva e ad aver ripreso il ritornello di Buon Natale.
Grazie ad Alessandro per il suo commento chiarificatore
Mi sono abbonato a Wired Italia!
Ogni tanto compro la versione statunitense, di Wired, stupenda rivista di tecnologia e cultura, ma il mio inglese non è così buono da consentirmi una lettura rilassata. Percio’ mi sono entusiasmato quando ho letto l‘annuncio dell’edizione italiana di Wired, che uscirà nel febbraio 2009.
Complice anche il prezzaccio (19 euro per due anni!) ho fatto subito l’abbonamento.
Che nostalgia! Mi par di tornare nel 1994, quando ho “scoperto” Internet e mi sono gettato a capofitto nella creazione del primo internet provider a Modena…
Paolo Cossi, Gianluca Maconi e il Becco Giallo
Elisa mi ha trascinato ieri sera ad assistere alla terza serata di “Parlando di Nuvole”, incontri con gli autori del fumetto italiano. C’erano Paolo Cossi (autore), Gianluca Maconi (autore) e l’editore del “Becco Giallo” una casa editrice specializzata nel fumetto “serio”. Nonostante non sia un accanito lettore di fumetti, conoscevo già Cossi e Maconi, per i loro libri rispettivamente su Mauro Corona e sui delitti di Alleghe.
Mi ha impressionato la dedizione di tutti e tre gli autori a questa forma d’arte. Le vendite di fumetti in Italia, diceva l’editore, sono bassissime. Specialmente se si tratta di fumetti “impegnati”. Peccato perché si tratta di una forma di comunicazione molto immediata e coinvolgente emotivamente.
Gli autori hanno raccontato la difficoltà ulteriore “imposta” agli autori di fumetti impegnati: l’accurata documentazione necessaria, non solo per evitare di farsi fare le pulci dal pignolo di turno, ma anche per essere credibili. Perciò per creare i loro fumetti, su importanti casi di cronaca (come la saponificatrice di Correggio o la banda della Magliana, sugli eventi storici (la grande guerra, il terremoto del Friuli), sui personaggi famosi (Tina Modotti o Pasolini) devono anche studiare un bel po’ e avvalersi dalla consulenza di storici.
Alla fine della serata abbiamo comprato qualche libro e ce lo siamo fatti firmare dall’editore e dagli autori. Gli autori non si sono limitati a scarabocchiare la loro firma, ma hanno dedicato un po’ di tempo a tutti per fare dei bellissimi disegni.
Le storie di mia zia (e altri parenti)
Questa mattina mi telefona un amico e mi dice:
– Ma sei tu quello nel nuovo libro di Ugo Cornia?
– Eh? Che cosa dici? Ugo ha pubblicato un altro libro? Non lo sapevo.
– Sì, sì. L’ho appena comprato. Ma dimmi, dai!, Sei tu o no?
– Ma non lo so… ma cosa dice?
– Sono tanti racconti e ce n’è uno che… No, non ti dico di cosa parla, ma secondo me sei tu. Sono sicuro che sei tu!
Così sono andato in libreria e l’ho comprato.
Ero io.
Per avere un’idea del libro, potete dare un’occhiata al video di presentazione