Category Archives: Società

Scontri presso il muro di Gerusalemme tra ultra ortodossi e le “donne del muro”

Ieri mattina a Gerusalemme, presso il muro occidentale, si sono verificati degli scontri perché centinaia di giovani ebrei ultra ortodossi hanno cercato di interrompere il momento di preghiera – che ieri coincideva con la giornata internazionale della donna – organizzato da “Women of the Wall”, il movimento nato nel 1988 per chiedere che le donne ebree praticanti possano avere gli stessi diritti religiosi accordati agli uomini, soprattutto per quanto riguarda gli spazi vicini del Muro.

La mia solidarietà a queste donne che vogliono solo pregare negli stessi spazi,negli stessi luoghi, con gli stessi abiti e gli stessi diritti dei maschi.

Ma non riesco ad essere del tutto dalla loro parte, perché non riesco a non pensare all’assurdidà delle grandi religioni monoteiste che da migliaia di anni contribuiscono a perpetuare la supremazia del maschio sulla femmina. Per queste religioni le donne sono considerate impure, devono pregare in modo diverso dagli uomini, in spazi in spazi confinati e meno importanti; non possono vestirsi come i maschi e alle donne è impedito avere ruoli di potere o di comando nelle gerarchie ecclesiastiche.

Com’è possibile essere donna e credere nelle storie propalate da simili istituzioni? Come fa a non venire il dubbio, il sospetto che l’ipotetico dio che ha permesso tutto ciò, non abbia come minimo qualche rotella fuori posto? O  può non venire in mente che questo dio semplicemente non esista e che, come logica conclusione, il problema stia proprio nel voler aderire ad una cosa assurda come la religione?

Mah…

Articoli e link

Scioglimento dei Ghiacciai – La cartina bufala

Da diversi anni (almeno dal 2014) si sta propagando in rete questa cartina che fa vedere quali sarebbero – a detta degli autori – gli effetti dei cambiamenti climatici sul nostro paese entro il 2010. Una roba impressionante: città come Roma, Venezia, Modena, Padova completamente sommerse. Milano che diventa un porto di mare. Nuove isole… Continue reading Scioglimento dei Ghiacciai – La cartina bufala

Selvaggio a Chi?

Impariamo a guardarci dall’esterno,  per conoscerci meglio e per combattere razzismo e pregiudizi

Da quando siamo passati al digitale terrestre guardo sempre meno la televisione. In pratica la uso per guardare film (ne guardo anche troppi), qualche serie (pochine) e nei periodi giusti le partite di rugby della nazionale.

Oggi però dopo pranzo ho trovato la TV sintonizzata su Rai Scuola e stavano trasmettendo un documentario “Selvaggio a Chi?” che racconta il viaggio in Inghilterra di 5 abitanti di Tanna, isola dell’arcipelago del pacifico di Vanuatu.

Mi ha sempre affascinato l’idea di riuscire ad osservarmi dall’esterno, sia come singolo che come membro di una comunità più ampia. Come mi vedono gli altri? Quali sono i comportamenti che io giudico normali e che a qualcun altro sembrano strampalati? Penso sia un utile esercizio di ricollocamento, un’occasione anche per pensare alla scala dei propri valori, e anche alle motivazioni che danno senso alla nostra vita.  Un’altra motivazione per fare questo esercizio ce la offre Umberto Galimberti in un’intervista  sul metodo RULER di educazione emozionale.  “Il razzismo nasce proprio dall’incapacita’ di riconoscersi nell’altro, e su questo dobbiamo intervenire oggi piu’ che mai“.

Anche il documentario “Selvaggio a Chi?”, svolge la stessa funzione. Riporta le osservazioni di cinque persone con un cultura molto diversa dalla nostra e aiuta noi europei/occidentali ad osservarci dall’esterno, facendo pulizia nelle nostre abitudini e nel nostro conformismo, rendendo meno rigido il  nostro punto di vista, riducendo il nostro razzismo e avvicinarci un po’ all’essenza della nostra vita.

Beh, insomma, se avete un po’ di tempo, guardatevi “Selvaggio a Chi?”, sono sicuro che vi divertirete.

Un Piero Angela per la Giustizia

E’ di questi giorni la notizia della sospensione della pena per un minorenne che aveva dato fuoco ad un barbone, per noia.

Non tutti hanno le conoscenze per comprendere in modo pieno una scoperta scientifica, però, in nostro soccorso arriva la divulgazione scientifica, indispensabile per avvicinare la scienza alle persone comuni e in questo modo possiamo appezzare i progressi e le scoperte in campo scientifico.

Nel caso del barbone bruciato vivo e della sospensione delle pena, credo che, anche se non la vedo, ci possa essere una logica rigorosa a sostegno della decisione del giudice, una logica che magari potrei non condividere, ma che, se la vedessi, mi permetterebbe di tentare di capire il senso e le motivazioni di questa decisione.

Forse ho bisogno di un Piero Angela della giustizia.

#tenyearschallenge e il riconoscimento facciale

Avrete visto tutti, in questi giorni, passare su FB le foto in accoppiata di tanti vostri amici. Una foto attuale e una di 10 anni fa. E’ la #tenyearschallenge e magari anche voi avete già postato l’impietosa accoppiata.

E’ divertente, bisogna ammetterlo.

Però Kate O’Neill (*) una celebre esperta di tecnologia (sulla cui obiettività personalmente nutro qualche dubbio) si pone una domanda: “Rifletto su come questi dati potrebbero essere usati per addestrare algorimi di riconoscimento facciale, stima dell’età e invecchiamento?”

E questo riflessione fa riflettere anche Enrico Pitzianti su Esquire: è il caso di abboccare alle mode degli hashtag e pubblicare le proprie foto che potrebbero essere utilizzate per mille scopi diversi?

Come spesso accade la risposta non è univoca, ma porsi la domanda e decidere con cognizione non è un esercizio inutile.  L’unica risposta sbagliata, conclude Piztianti, è diffondere senza pensarci, farlo senza consapevolezza.


(*) Non Cathy O’Neil, autrice di “Armi di distruzione matematica”