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Come votare alle comunali di Modena 2014

Mi ero messo in testa di scrivere un breve pezzo su come si vota alle comunali di Modena del 2014. Pensavo fosse una cosa semplice, e invece è un bordello terrificante. Non so se riuscirà a fare chiarezza, ma vi scrivo quello che ho capito io e spero che vi sia utile.

Nota: mi limito a considerare le votazioni del sindaco per Modena, comune che ha più di 15.000 abitanti. Ovviamente in Italia non potevamo avere una legge elettorale unica per tutti i comuni, ma abbiamo la distinzione tra comuni grandi e quelli piccoli. E vabbè…

Ho diviso la pagina in queste sezioni:

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Per cosa si vota

Questa è abbastanza facile. Si vota per 2 cose.

  1. L’elezione del Sindaco di Modena
  2. L’elezione del consiglio comunale di Modena.

A mio avviso sarebbe stato tutto molto più chiaro usando due schede, ma – forse per spirito ecologista – si è preferito fare tutto con una sola scheda. Questa

Scheda Elettorale delle Comunali di Modena 2014
Scheda Elettorale delle Comunali di Modena 2014

Come si vede ci sono, in una sola scheda appunto, i nomi di tutti i candidati alla carica di sindaco e anche i simboli di tutte le liste. Alcune liste, che sostengono lo stesso candidato sindaco, formano una coalizione sono messe una accanto all’altra.

Nel caso di Modena abbiamo 7 candidati sostenuti da una sola lista e 2 candidati sostenuti da una coalizione:

  • Stefano Bellei, sostenuto dalla Lega Nord
  • Giuseppe Pellacani, sostenuto da una coalizione di 3 liste (UDC, Forza Italia e Fratelli d’Italia)
  • Adriana Querzè, sostenuta da una lista civica Per Me Modena
  • Marco Bortolotti, sostenuto dal Movimento 5 stelle
  • Vittorio Ballestrazzi,  sostenuto da ModenaSaluteAmbiente.it
  • Gian Carlo Muzzarelli, sostenuto da una coalizione di 5 liste (Moderati Per Modena, PD, SEL, Centro Democratico e Comunisti Italiani).
  • Carlo Giovanardi, sostenuto dal Nuovo Centro Destra
  • Flavio Novara, sostenuto da L’Altra Modena
  • Antonio Montanini, sostenuto da Cambiamo Modena

Opperò, un sacco di gente si candida a Modena, alla carica di sindaco. 9 candidati! E per il consiglio comunale entrano in lizza ben 15 liste!

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Come si vota

Passiamo al secondo punto. Di per se non è complicato, vediamo un po’. Come dicevo è si vota per due cose per il sindaco e per il consiglio comunale. Ma ne abbiamo soltanto una scheda. Questo (e la legge elettorale) ci porta ad avere diverse possibilità di voto, ma se non stiamo attenti, corriamo il rischio di votare per una sola di queste due possibilità (solo il sindaco) senza esprimere preferenza per il consiglio comunale

Il sito del Comune di Modena ne indica 3, ma non è preciso e lascia molti dubbi. Perciò preferisco fare riferimento alla pagina 37 del documento del ministero dell’interno denominato “istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione

Ecco le varie possibilità

1. Un segno soltanto: sulla lista prescelta (senza segnare il candidato sindaco)

voto-solo-lista

Bene. In questo caso voto per il consiglio comunale, ma automaticamente il mio voto va anche al sindaco sostenuto da quella lista.

2. Due segni: uno accanto al nominativo del candidato sindaco e uno su una delle liste collegate

voto-lista-e-nome

Ottimo. Anche in questo caso il mio voto conta sia per il sindaco, sia per il conteggio dei seggi in consiglio comunale.

3. Due segni: uno accanto al nominativo del candidato sindaco e uno su una lista non collegata (è il famoso voto disgiunto)

voto-disgiunto-altro-candidato

Buona scelta anche questa. Il contrassegno vicino al nome del sindaco sarà utilizzato per la votazione del sindaco. Il contrassegno sulla lista, servirà per ripartire i seggi in consiglio comunale. Non è obbligatorio votare per una lista che sostiene il candidato sindaco segnato. Posso votare per esempio per un qualsiasi candidato sindaco tra quelli disponibili e poi segnare come lista L’Altra Modena. Cosa peraltro che suggerisco di fare a chi preferisce un candidato diverso da Flavio Novara, pur apprezzandolo. In questo modo darà una mano a L’Altra Modena ad avere un consigliere, che sarà comunque Flavio Novara. (magari riprendo il discorso poi parlando di preferenze)

4. Un segno soltanto: accanto al nominativo del candidato (senza indicare la lista)

voto-nome-senza-lista

ATTENZIONE. In questo caso sarà come rinunciare al voto per il consiglio comunale. Dice infatti l’articolo 6, comma 3 del DPR 132/1993 che “vale solo come voto per il candidato stesso, esclusa ogni attribuzione di voto alla lista o alle liste collegate”

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Preferenze

Un discorso quasi a parte per le preferenze, che sono utili per determinare poi CHI entrerà nel consiglio comunale. La legge ci consente di indicare oltre alla lista anche il cognome di uno o due candidati.

Alcune avvertenze.

  1. Le preferenze sono facoltative
  2. Posso metterne una oppure due
  3. Se ne metto due devono essere di sesso diverso; se sono dello stesso sesso conta solo la prima
  4. Le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata.I cognomi indicati devono appartenere alla lista contrassegnata. Non è possibile segnare una lista ed esprimere preferenze di persone appartenenti ad un’altra lista. 

Un paio di esempi:

Indicazione con un solo candidato al consiglio comunale

voto-lista-nome-una-preferenza(e mi perdonerete se uso il mio cognome come esempio…)

Indicazione con due preferenze di sesso diverso

voto-lista-nome-due-preferenza

Osservazione personale. A me fa scappar da ridere questa cosa dei sessi. A parte il fatto che per me è una norma anticostituzionale (ma io non sono un costituzionalista e quindi mi fermo qui), ma mi pare già abbastanza bislacca l’idea che uno, per indicare le preferenze, debba verificare il sesso della persona preferita. Non ho controllato  se nei tabelloni elettorali è specificato il sesso, se no che si fa? Una tastatina? E con in transgender come la mettiamo? E con gli ermafroditi? Ma per favore…

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Chi viene eletto sindaco

Oh, questa è semplice: è proclamato sindaco chi ottiene la maggioranza assoluta (50% più uno) dei voti validi.

Sì, ma se nessun candidato raggiunge il 50% più uno?

Beh, allora si chiamano i cittadini a votare una seconda volta, dopo due settimane, per scegliere tra i due candidati che hanno ricevuto più voti. Chi prende la maggioranza vince. E’ il cosiddetto ballottaggio.

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Come si attribuiscono i seggi in consiglio comunale

Per ogni lista conteggiano i voti validi (cifra elettorale) ottenuti al primo turno. Le liste che al primo turno non hanno raggiunto il 3% o che non appartengono a coalizioni che hanno raggiunto il 3% non prendono seggi. Quindi primo obiettivo di ogni lista o coalizione è di riuscire ad almeno il 3% dei voti.

Poi, usando il metodo D’Hondt (che ve lo spiego poi un’altra volta), si ripartiscono i seggi spettanti ad ogni lista o gruppo di liste. E’ un metodo sostanzialmente proporzionale.

Dopo aver calcolato quanti seggi spettano alla coalizione (o alla lista) del sindaco c’è una verifica per vedere se è il caso o meno di dargli un premio di maggioranza. Questo premio non spetta ad una coalizione che ha già più del 60% dei seggi (a Modena 20 seggi), perché si suppone ne abbia a sufficienza per governare. Bisogna che ne abbia meno.

Se alla coalizione del sindaco vincente spettano del 60% dei seggi (cioè meno di 20 a Modena),  si verificano due condizioni

  • che la sua lista  (o il gruppo) collegato al sindaco abbia preso almeno il 40% dei voti validi
    questa prima condizione viene verificata solo nel caso di elezione diretta, non al secondo turno
  • che nessuna altra lista abbia preso il 50% dei voti (com’è possibile che uno vinca e gli altri abbiano più del 50% dei voti? E’ possibile, perché qui contano i voti di lista non i voti del candidato sindaco)

Se queste condizioni si verificano, allora si ricomincia la divisione dei seggi. Il 60% (a Modena 20 seggi) viene suddiviso tra le liste che hanno sostenuto il sindaco; il 40% (a Modena 12 seggi) viene suddiviso tra le liste “perdenti”

Ok. D’accordo, lo so. Il sistema è abbastanza complicato, ma la cosa importante da capire è che nella ripartizione dei seggi contano i voti attribuiti alla lista, per questo è FONDAMENTALE segnare anche la lista e non soltanto il candidato sindaco. Come abbiamo visto prima i voti assegnati solo al sindaco non entrano nel riparto.

Nota: qualcuno avrà fatto caso che il 60% di 32 seggi è 19,2 che si dovrebbe arrotondare a 19 e non 20. C’è gente che si è scannata su questo. La cosa è un po’ andata oltre e ci ha pensato il Consiglio di Stato a fare chiarezza, con questa sentenza consiglio di stato 1197/2012

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Assegnazione dei seggi ai singoli candidati

Una volta che si sa quanti seggi spettano a ciascuna lista o gruppo di liste, si procede ad ulteriori suddivisioni tra le varie liste che componevano la coalizione (sempre con il metodo d’Hondt). Finalmente abbiamo il numero preciso di seggi da assegnare a ciascuna lista.  Il primo seggio spetta al candidato sindaco non eletto, gli altri secondo il numero di preferenze ricevute individualmente.
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Cosa e come votare alle elezioni comunali di Modena del 2014

A questo punto cosa volete che vi dica? Chi votare? E’ ovvio che io ritengo piuttosto importante il sostegno a L’Altra Modena e che per me il voto ideale è questo, con tanto di preferenza al sottoscritto, giusto per soddisfazione personale.

voto-lista-nome-una-preferenza

Alcune persone a me vicine da tempo hanno già deciso di votare per qualche altro candidato sindaco, e hanno senz’altro ottime ragioni per farlo. A loro e a voi che leggete rivolgo questo invito. Ricordate che con questa unica scheda si vota due volte. Una volta per eleggere il candidato sindaco e l’altra per eleggere i consiglieri comunali. Se proprio non ve la sentite di appoggiare l’Altra Modena nella corsa alla poltrona primo cittadino di Modena, ma sentite di avere una certa affinità con la nostra linea, ricordate che il voto disgiunto è una possibilità e che contrassegnando la lista L’Altra Modena potremo avere un po’ di forza in più per riuscire a costruire un domani la tanto attesa unità della sinistra.
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Riferimenti web

Elezioni 2014. L’Altra Modena, Sinistra in Comune

Mortadelo e L'altra Modena 2
Come tutti gli anni l’arrivo della bella stagione porta con se alcuni elementi che caratterizzano il cambio di clima. Alcuni piacevoli, come l’aumento delle temperature o l’allungamento delle giornate; altri un po’ meno entusiasmanti come le allergie, la dichiarazione dei redditi e le tornate elettorali.

E a proposito di elezioni, quest’anno a casa nostra il fermento è doppio: oltre ad Elisa, che continua ad impegnarsi con SEL, ho deciso di fare qualcosa anch’io… Ho superato i 50, come tutti invecchiando sono diventato più brontolone e sicuramente fastidioso.  Ma non si può brontolare e basta (sono 50 anni che lo faccio e sono diventato bravissimo). Così ho deciso di rimboccarmi un po’ le maniche e di dare un mio piccolo contributo. Altrimenti brontolavo e basta. E mi sono candidato con L’Altra Modena, Sinistra in Comune, che si propone come lista di sinistra alternativa al PD e che sostiene come sindaco Flavio Novara, un’ottima persona con la quale abbiamo tante cose in comune, a cominciare dalla suoneria del cellulare.

Per un po’ ho sperato di riuscire a fare qualcosa insieme ad Elisa. Per le Europee infatti, sia SEL che Rifondazione sostengono L’Altra Europa con Tsipras. Una lista di sinistra, alternativa al PD. Sull’onda di questo movimento, che ha raccolto davvero tanti consensi, lo scorso Febbraio è stato lanciato anche a Modena un appello per costituire anche a livello una lista di sinistra vera, alternativa al PD (che occupa la città da quasi 70 anni…) 

Purtroppo, invece, questo appello non è stato sufficiente a convincere SEL (Modena) ad unirsi a Rifondazione e tante altre forze locali “a sinistra” del PD. Un vero peccato, secondo me, un’occasione persa. Come conseguenza, io ed Elisa ci troveremo a svolgere la campagna elettorale per forze politiche non così dissimili ma che affronteranno le prossime settimane su lati diversi della barricata. Elisa, appunto con SEL che a livello locale si è schierata con il PD e io con L’Altra Modena, Sinistra in Comune, che invece si propone come sinistra alternativa al PD. 

Peccato. E’ un’occasione persa. L’ennesima…

Comunque se poi trovo il tempo prima delle elezioni scrivo anche un post e vi dico perché votare L’Altra Modena è una buona cosa anche se vi sembriamo un po’ troppo di sinistra.
LogoAltraModena

Europee

Ovviamente per le europee sostengo la lista L’Altra Europa. Ho fatto il test di Openpolis e va bene così.

(agg. il collegamento a OpenPolis – https://europee2014.voisietequi.it/risultato/27a6b783a2f7ed9f552fef6a424cce37/?embed=si – non funziona più e quindi è stato tolto)

Medaglia d’oro al merito di polizia concessa alla Vergine Maria dell’Amore

Clericalate

Come molti sanno (e se no, ve lo dico io adesso) l’UAAR ogni settimana segnala nella sezione notizie del suo sito la “clericalata della settimana“, un breve articolo in cui sono citati gli atti clericali compiuti da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche che dovrebbero essere laiche, e non  da sacerdoti, santoni o guru come sarebbe lecito aspettarsi.

E’ una rubrica che testimonia il triste stato di sudditanza della politica nostrana nei confronti dei poteri religiosi in generale e cattolici in particolare.

Possiamo però consolarci osservando che anche in altri paesi vengono commessi atti che potrebbero ben figurare nella stessa rubrica. A volte suscitando indignazione, altro volte sfidando il ridicolo.

Un’onorificenza della madonna

Medaglia_d_oro_per_meriti_di_polizia_SpagnaIn Spagna, per esempio, il Ministero dell’Interno ha concesso alla Virgin Maria del Maria_del_AmorAmor la Medalla de Oro  al Mérito Policial (Medaglia d’Oro per meriti di polizia). Si tratta di un’importante onoreficenza, ideata per premiare i membri della polizia che si fossero particolarmente distinti in “servizi straordinari” oppure “lavori o studi scientifici o di tecnica professionale”.  Tra l’altro la medaglia d’oro è la menzione di grado più alto, spesso consegnata a poliziotti che nel compimento del loro dovere siano deceduti o abbiano riportato gravi ferite permanenti.

E’ ovvio che una tale ridicola assegnazione, abbia disturbato non poco i sindacati di polizia che hanno dichiarato pubblicamente la loro contrarietà: “Alla vergine possiamo dare quel che vogliamo, per esempio portarle dei fiori, ma non possiamo consegnare una medaglia per meriti di polizia e meno che meno la medaglia d’oro riservata ai funzionari pubblici che abbiano perso la vita”.

La petizione per Mortadelo y Filemón

Oltre alla contrarietà ufficiale si è aggiunta anche quella di tante persone che hanno considerato ridicola questa assegnazione. Tra queste anche Alvaro Velez che ha lanciato una petizione su Change.org per concedere la Medalla de Oro  al Mérito Policial anche a Mortadello y Filemón, due personaggi dei fumetti molto celebri in Spagna, che “dal 1958 contribuiscono con le loro spassose vignette ad esaltare le virtù della Polizia Spagnola“.

Mortadelo y Filemón
Mortadelo y Filemón

La campagna ha suscitato un certo clamore e ha raccolto migliaia di firme in pochissimo tempo. Molto divertente (lo spagnolo si capisce bene) leggere i commenti che accompagnano gli articoli sull’argomento.

 

L’exit strategy di Renzi

 

L'ha detto lui, mica io
L’ha detto lui, mica io

A poche ore dal voto, Renzi non è più sicuro di avere la fiducia. Secondo me anzi, ha deciso che non ce l’avrà proprio. In ogni caso, il problema è  questo. Come può Renzi uscire da questa situazione senza rimediare una figura di merda galattica? Semplice, qualora mancasse la fiducia, bisogna che la colpa ricada qualcun altro. Berlusconi? Civati? Il m5s? Gli elettori? I rottamati che non si arrendono? Non importa. Ma bisogna che qualcuno se la prenda. E allora ecco il primo segnale.

Delrio: «Renzi non ha paura di andare a votare»

Traduzione. Se non ci darete la fiducia, che non vi venga neppure in mente di attribuire di dire che l’uomo del fare,  non è riuscito a fare una cippa,  e quindi di mandarlo a casa. Renzi rimarrà in ogni caso saldamente al suo posto e guiderà il PD alle elezioni. Dove ovviamente sarà sonoramente battuto, a tutto vantaggio del Berlusca. E la storia si ripeterà.

Però io credo che stiano facendo e rifacendo freneticamente i conti e che siano arrivati alla conclusione che la fiducia non ci sarà proprio e quindi domani meglio arrivare ad una sfiducia chiara e netta pronti a far ricadere la colpa su qualcun altro.

E infatti è arrivata la dichiarazione che probabilmente farà mancare la fiducia, fatta dal parafulmine Delrio (mica da Renzi in persona così si può sempre smentire). Una dichiarazione che, se non ritrattata, prepara il terreno alla sfiducia netta:

Delrio: «Si farà legge su conflitto di interessi»

Ma come? Una legge su conflitto di interessi? Ma pensate davvero che dopo una simile uscita Berlusconi e il NCD vi possano ancora votare la fiducia? Non potete crederci anche voi. Specialmente tenendo conto che appena il 29 gennaio scorso lo stesso Delrio dichiarava «Legge sul conflitto d’interessi? Il premier Letta non può chiedere la luna». Quindi, se non Berlusconi non vi vota, al colpa è sua, ma delle destra cattiva.

A dire il vero c’è anche la possibilità che Berlusconi voti in ogni caso per la fiducia, nonostante questa dichiarazione. (Ovviamente lo farebbe in virtù di qualche accordo extra parlamentare col condannato che poi il PD non farà nulla, tanto quelli del PD ci sono abituati a mandar giù rospi radioattivi). In questo caso la dichiarazione sul conflitto di interessi fatto oggi potrebbe avere un altro duplice scopo. In primo luogo potrebbe compattare l’opposizione interna (es. i Civatiani) che avrebbe un buon motivo per votare la fiducia ad un governo indigesto salvandosi la faccia.  Se poi Civati decidesse di non votare comunque la fiducia, sarebbe colpa sua. “Ma come, mettiamo in programma pure il conflitto di interessi e quello str…. di Civati ci vota contro? Espelliamolo!

Che fini strateghi questi “nuovi” politici del PD…

L’incontro tra Grillo e Renzi

See on Scoop.itSocietà e Politica

Grillo ha avuto il pregio di dire, in modo ruvido e antipatico, quello che pensano in molti (dovresti fare il sindaco e invece sei qui, non rappresenti i cittadini ma i poteri forti, prometti una cosa e poi ne fai un’altra, noi riduciamo le spese e tu no…) e Renzi ha rafforzato presso i suoi sostenitori la sua immagine di mediatore pacato e simpatico (apoteosi quando ha detto a Grillo, esci da questo blog).

Dal punto di vista elettorale credo che Renzi abbia consolidato quel che già ha in tasca mentre Grillo possa aver perso qualche voto di chi l’ha votato la scorsa volta, ma guadagnato molti consensi da quella parte di elettorato PD e PDL stufo delle larghe intese o di chi non era neppure andato a votare.

Rilevo pero’ che una volta, quando la diretta streaming non c’era, il “confronto” sarebbe probabilmente stato molto diverso. Questa volta tutti e due i protagonisti erano sotto la spada di Damocle dello streaming e quello che dicevano era condizionato dalla videocamera.

insomma, nonostante la diretta, mi è sembrato tutto più falso di quanto non sia normalmente falso.

L’incontro tra Matteo Renzi e Beppe Grillo trasmesso in streaming su richiesta del Movimento 5 stelle.

Visto su www.internazionale.it