Il numero di marzo di Wired parlava di una megacentrale solare del Vaticano. Una buona idea per investire il soldi rispramiati con l’esenzione ICI…
Ma non voglio prendermela più di tanto con i preti, stavolta. Se i soldi dell’ICI se li fosse incamerati lo stato italiano governato da Berlusconi, forse sarebbero stati spesi per rilanciare il nuclerare.
Comunque di questa centrale solare in Vaticano, ne hanno parlato in tanti in questo periodo (segno che Wired viene letto). Ieri sera ne hanno accennato anche a “Parla con me“.
Vergassola ha commentato così la notizia: “Ci sono dei ritardi nella progettazione della centrale solare in Vaticano, perchè gli scienziati vaticani non si sono ancora messi d’accordo se è il sole che gira intorno alla terra o viceversa“.
Gli abruzzesi cominciano a non poterne più della passerella di personalità e danno i primi segnali di insofferenza (da Repubblica)
Berlusconi ha cercato comunque di raggiungere i giornalisti e ha fatto appena in tempo a dire «siamo al quattordicesimo breafing». Appena udite le proteste, il premier ha subito deciso di andare via. (da l’Unità)
Dopo il Cristo di cioccolato ho visto oggi la segnalazione di una splendida saponetta scolpita a forma di immagine della Madonna (o forse si tratta di Maria Maddalena).
Un po’ volgarotta, ma divertente.
Proviene da un FailBlog, un blog di segnalazione di errori di varia natura: cartelle stradali sbagliati, errori di progettazione, orrori di design (come la madonna di sapone, appunto), acronimi involontariamente divertenti e cosi’ via. Il blog è in inglese, ma in questo caso le immagini non hanno bisogno di tante spiegazioni.
Oggi mi è caduto l’occhio su questa dichiarazione di Mauro Manfredini, capogruppo della lega Nord in Consiglio comunale, diffusa dal Resto del Carlino: “La castrazione chimica? Si faccia quella chirurgica e in piazza Grande, pubblicamente, per dissuadere i potenziali stupratori“.
I leghisti non riscuotono le mie simpatie, ma una dichiarazione così imbecille, mi era sembrata eccessiva anche per un leghista e mi è venuto qualche dubbio sulla sua veridicità.
Perciò ho spulciato sul sito del comune e ho trovato il resoconto della seduta. Ecco cosa ha detto Mauro Manfredini: “[…] Quella degli stupri è una vera e propria emergenza sociale e i responsabili devono essere assicurati alla giustizia. Proprio per questo l’attuale governo ha predisposto l’obbligo di carcerazione preventiva per gli stupratori e sta valutando disegni di legge per la castrazione chimica, e la creazione di un registro per stupratori e pedofili. Più che la castrazione chimica io spero che si arrivi a quella chirurgica, magari sopra la Preda Ringadora“.
Nessuna esagerazione da parte del Carlino. Il quotidiano si è limitato a trascrivere “Piazza Grande” al posto di “Preda Ringadora”, per facilitare la comprensione del pezzo ai non modenesi.
(La Preda Ringadora è un grosso masso, posto in Piazza Grande a Modena. In epoca medievale la Preda era usata come palco per gli oratori, ma anche come luogo dove eseguire le sentenze di morte ed esporre cadaveri)
Preda Ringadora
Perciò Mauro Manfredini è una merda o no? Credo che anche senza annusarlo si facile farsi un’opinione sul capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Modena.
Sono sempre più stufo delle continue prevaricazioni dei credenti e mi rallegro quando leggo notizie, sempre più frequenti, di persone che si oppongono (ognuno alla sua maniera) allo strapotere clericale e bigotto.
Questa mattina leggo che l’editrice il Becco Giallo ha pubblicato un fumetto sull’argomento dello sbattezzo. Il libro si chiama “Quasi quasi mi sbattezzo” e gli autori sono Alessandro Lise e Alberto Talami.
La cosa mi procura un piacere speciale anche se, fino a pochi mesi fa, non sapevo neppure chi fosse il Becco Giallo. E’ stata Elisa a trascinarmi una sera a Castelnuovo Rangone per assistere ad una conferenza sul fumetto. E’ stata una bella serata. Gli autori (Cossi e Maconi) erano proprio simpatici e ho avuto l’occasione di scambiare due parole con Ostanel, editore de “il Becco Giallo”. E’ una persona in gamba che ha deciso di dedicarsi ad un settore difficile come quello del fumetto impegnato.
Insomma, adesso scopro che fanno pure un libro sullo sbattezzo (a fumetti, ovviamente) e questo conferma il giudizio positivo su questa piccola casa editrice.