Category Archives: Società

Non pensare alle alleanze
a sinistra – Ohmmm

Bisogna non pensare alle alleanze

Non bisogna pensare alle alleanzeOrmai è un mantra e tutti a ripeterlo a come monaci tibetani in meditazione, vuotando la testa da ogni altro pensiero.

Corollario. Bisogna partire dal basso, quindi noi che siamo forti e abbiamo capito tutto, non abbiamo bisogno degli altri. Ci mettiamo d’impegno e fra cinque anni le folle cadranno ai nostri piedi e prenderemo un sacco di voti. Continue reading Non pensare alle alleanze
a sinistra – Ohmmm

Il voto dell’astensione

Se le persone che si sono astenute tornassero in massa a votare cosa voterebbero?

Astensionismo Europee

Nel grafico che riporto trovate la serie storica dell’affluenza alle urne per le europee, dal 1979 fino a due giorni fa. Questo grafico fa vedere come siamo passati dall’86,12% al 56,09%. Un calo di 30 punti percentuali, con l’elettorato attivo che si è ridotto di oltre un terzo. Continue reading Il voto dell’astensione

La Lega propone un bonus per i matrimoni, ma solo quelli religiosi

Quando amici e conoscenti vengono a sapere, magari perché glielo dico io, che sono iscritto al circolo UAAR di Modena e che sono anche abbastanza attivo, molti mi chiedono a cosa serve “progagandare l’ateismo”. E’ un’ottima occasione per spiegare che l’UAAR ha tra le sue finalità principali non tanto la diffusione dell’ateismo, ma la diffusione del concetto di laicità, questo sì promosso attivamente, e la difesa dei diritti degli atei e degli agnostici perseguendo la realizzazione del terzo articolo della costituzione che prevede pari diritti per tutti i cittadini e che lo Stato si attivi per rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono di partecipare pienamente alla vita del paese.

Ma quando si parla di laicità o di diritti compressi molto spesso le persone non hanno la piena consapevolezza di come sono limitate nei loro diritti le persone non religiose o appartenenti a minoranze.

Un bell’esempio di cosa si intende per discriminazione ce lo offre la Lega (e te pareva) con una proposta di legge per introdurre un bonus fiscale per i matrimoni di giovani coppie.

Lo scopo dichiarato è quello non soltanto di dare un aiuto a nuovi nuclei familiari che si vanno formando, ma anche di far emergere il nero che si cela dietro le cerimonie. Per essere detratte, ovviamente, le spese devono essere corredate di documenti ed avvenire per bonifico.

Tutto bene? Ovviamente no. Infatti leggendo la proposta si scopre che lo scopo è quello di “agevolare quelle giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilità di usufruire della detrazione del 20 per cento delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso“.

Bonus solo per matrimoni religiosi

Sono escluse ovviamente anche le recenti unioni civili

 

Inoltre, per usufruire del bonus i beneficiari devono essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno 10 anni, creando un ulteriore discrimine che mette in crisi il concetto stesso di cittadinanza, differenziando tra cittadini di prima categoria, quelli che sono italiani da un certo numero di anni,  e cittadini di seconda categoria, quelli che lo sono da poco tempo.

Il bonus ovviamente, per lo Stato è un costo. (Nota: quando parlo con le persone, ho notato che spesso detrazioni, deduzioni, incentivi, bonus non sono percepiti come costo, ma sono visti come “ricavo”). Comunque per lo Stato queste detrazioni sono un costo e come ogni costo bisogna anche dire dove vengono presi i soldi. Il che in estrema sintesi avviene prelevando dalla fiscalità generale. In pratica si danno soldi SOLO a chi contrae un matrimonio religioso, ma questo costo viene pagato da tutti anche da atei e agnostici.

Credo che sia un ottimo esempio di come la classe politica italiana sia ancora clericale e mantenga un atteggiamento supino nei confronti della religione. Un esempio eclatante, che si aggiunge a molti altri, di come quotidianamente e silenziosamente il concetto costituzionale di laicità venga violato, di come si creino discriminazioni nei confronti di atei e agnostici e di perchè c’è bisogno dell’UAAR in Italia.

Dal manifesto dell’UAAR

In un paese migliore, un’associazione come l’Uaar non dovrebbe nemmeno esistere.

I paradossi della tolleranza nelle organizzazioni collettive

Il paradosso della tolleranza, formulato da Karl Popper nel 1945, partiva da un’osservazione: una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno.

Popper, concludeva in modo apparentemente paradossale affermando che l’intolleranza nei confronti dell’intolleranza stessa è una condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una società aperta. Continue reading I paradossi della tolleranza nelle organizzazioni collettive

Tayla Harris, il sessismo, la moderazione, la censura e c’era una volta la Netiquette

Il portale 7AFL (football australiano) ha pubblicato una foto incredibile scattata da Michael Willson a Tayla Harris, mentre spedisce l’ovale in mezzo ai pali da 45 metri. Una foto bellissima, non per nulla intitolata “Foto dell’anno”.

I commenti sono arrivati ​​numerosi e velocememente, ma la maggior parte dei commentatori non aveva alcuna intenzione di celebrare il momento, l’atleta o la squadra: no, aveva voglia di dire porcate.

Per reazione, il portale 7AFL ha rimosso l’immagine, ma così facendo, l’ha data vinta ai troll, mettendo a tacere la stessa Harris ed escludendola dal dibattito.

La Harris – che non si tira certo indietro se c’è da affermare i propri diritti – ha risposto ripubblicando l’immagine sul proprio profilo Instagram.

Continue reading Tayla Harris, il sessismo, la moderazione, la censura e c’era una volta la Netiquette