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I video degli insulti a Maria Novella Oppo.

Chi di insulto ferisce…

gogna

Domenica Mattina in piazza Grande a Modena, Stefano Aurighi e gli altri di Officine Tolau hanno realizzato un bellissimo video in risposta al tremendo post pubblicato sul sito di Beppe Grillo in cui si attaccava Maria Novella Oppo, rea di aver insultato più volte Grillo e il movimento 5 Stelle. Ovviamente gli utenti del sito di Grillo si sono scatenati e hanno riempito il sito di commenti insultanti, molto molto pesanti, nei confronti della Oppo.

Cos’hanno fatto allora i ragazzi di Tolau? Hanno chiesto ai cittadini di Modena che passavano per la piazza (*) di leggere gli insulti più pittoreschi rivolti alla Maria Novella Oppo e li hanno ripresi con la videocamera. Il video è emotivamente d’effetto e sta avendo una diffusione incredibile.  Sono tre quarti d’ora dotati di una forza comunicativa devastante. Una bordata terribile al movimento 5 stelle e al suo leader.  Insomma Aurighi, Tomassone e Lombardi sono stati proprio bravi. Un applauso ai giornalisti.

Grillo, con il suo post contro Maria Novella Oppo se l’è proprio cercata. Ha sbagliato, dicevo, perché gli esponenti politici non devono attaccare i giornalisti. Lo spiega sicuramente meglio di me Travaglio su Il fatto quotidiano: nelle democrazie vere sono i giornalisti a dover criticare (quando lo meritano) i leader politici, e non viceversa. Anche quando i giornalisti meritano una critica – il che accade spesso, soprattutto in Italia – i leader politici dovrebbero astenersi dall’attaccarli pubblicamente.

Grillo ha sbagliato anche perché pubblicando quel post ha scatenato la parte peggiore del suo movimento, quella sempre pronta ad aggredire o ad insultare. (ce ne sono in tutti i movimenti…) E in questo modo un movimento eterogeneo e molto variegato come il M5S è stato ridotto ad un movimento composto soltanto da persone volgari e pronte all’insulto.

Grillo ha sbagliato anche perché ha esposto il fianco a chi non vedeva l’ora di poterlo attaccare…

Ben gli sta. Chi sbaglia e’ giusto che paghi.

Ma… C’è sempre un ma. Almeno, io ho sempre un ma…

Peccato che, con quell’unico post, Grillo corra il rischio di demolire quanto di buono ha fatto. Sì, perché in questi mesi di cose buone il Movimento 5 Stelle ne ha fatte. Tanto per dirne una, la decadenza di Berlusconi, possibile solo, perché ci sono i 5stellati in parlamento altrimenti saremmo ancora lì ad inciuciare, come nei 20 anni precedenti. Adesso dopo la diffusione di questo video sarà dura riuscire a pensare ad un M5S in grado di fare qualcosa di costruttivo, sarà difficile richiamare alla memoria la parte buona delle loro proposte. Insomma, questo video è stato un errore madornale.

Peccato, però, che a nessuno sia venuto in mente di fare un video analogo con gli insulti sono stato rivolti a Grillo da quando ha cominciato ad invocare il Parlamento Pulito, o quando ha cercato di iscriversi al PD, quando ha chiesto l’abolizione dell’ordine dei giornalisti, dei finanziamenti pubblici ai pariti o, peggio ancora, quando e’ riuscito ad entrare in parlamento con una forza che rappresenta 1 italiano su 4. Dopo l’ingresso in parlamento del M5S il livello dell’insulto si è progressivamente alzato, raggiungendo il massimo dopo l’avvio del governo delle larghe intese. Si badi bene, mica insulti di gente comune, facilmente eccitabile,  protetta dall’anonimato di Internet. E no… gli insulti al M5S sono insulti di qualità, insulti di importanti esponenti politici, giornalisti…

Se avessero fatto un video simile, però, sono certo che non avrebbe avuto certamente l’onore di essere promosso da Repubblica e l’Unità.

Ma visto che il video non c’è, se volete avere una panoramica degli insulti leggetevi questo articolo, scritto prima delle elezioni (dopo e’ stato anche peggio).

Ecco qualcuna di queste perle…

Grillo urla, emette grugniti al posto di pensieri
(Nichi Vendola, 2-5-12)

Fa dichiarazioni da puttaniere, dimostra di avere un pisello piccolo
(Ferrara, Twitter, 16-7-12)

Fascista del web
(Pier Luigi Bersani, 25-8-12)

Il camerata Grillo
(Repubblica, 29-8-12)

Grillo sta con i comunisti
(Alessandro Sallusti, Il Giornale, 2-11-12)

A Grillo 10 milioni in nero per la festa dell’Unità
(Giovanni Guerisoli, ex Cisl, Radio24, 30-8-2012. Segue smentita)

Grillo anche razzista: schiaffi ai marocchini
(Toni Jop, l’Unità, 4-9-12. In realtà denunciava le botte di alcuni poliziotti a un immigrato)

Per le liste 5 Stelle spazio solo ai vecchi
(Jop, l’Unità, 31-10-12)

Luci spente e benzina vietata: ecco cosa accadrà a chi sceglie Grillo
(il Giornale, 10-2-13)

Un piccolo Grillo dalla zucca vuota
(Pansa, Libero, 17-6-12)

Grillo porta in Parlamento i black bloc
(Berlusconi, 22-2-13)

Oppure, fate una ricerca “insulti a grillo” su Google.

A me sembra condivisibile la posizione di Dario FoNessun linciaggio di giornalisti ma la smettano di sputtanare a vuoto. I primi che devono cambiare registro sono proprio alcuni di loro”.

—-
(*)Correzione: non erano semplici cittadini, ma giornalisti modenesi. 

Una storia italiana: un riassunto istruttivo di Paola Taverna del M5S

paola-taverna

Brava Paola Taverna. Sono 12 minuti, quasi 13, ma è un grande intervento. Appassionato, preciso, anche un po’ arrabbiato che riassume una “storia italiana” senza dimenticare i favori fatti dal PD a Berlusconi. L’intervento suscita la reazione degli amici del delinquente.

Se non l’avete visto, dateci un’occhiata.

 

(il Profilo Facebook di Paola Taverna) – bisogna essere iscritti a FB per vederlo…

 

Berlusconi è decaduto. Grazie Grillini

Colpo di Stato - Grazie Grillini 2

 

[note radius=”10″]Oggi, 27 novembre 2013, il Senato Italiano ha votato per far applicare la legge e Berlusconi è decaduto. Da oggi Berlusconi non è più senatore. [/note]

Per fare decadere Berlusconi non era necessaria la condanna in via definitiva. In un paese normale sarebbe stato sufficiente un avviso di garanzia. Anzi, visto che non avrebbe dovuto neppure candidarsi in quanto titolare di concessioni pubbliche, Berlusconi sarebbe dovuto rimanere fuori dal parlamento anche se innocente.

Eppure è rimasto in parlamento per quasi 20 anni.

Questo perché l’opposizione (PDS, DS, PD) in tutti questi anni ha scelto di non fare opposizione vera, di non far rispettare la legge, di sostenerlo e di governarci insieme.

Cos’è cambiato in questa legislatura? Perché oggi – finalmente – la legge è stata applicata?

Non mi rallegra doverlo ammettere, ma l’unica differenza evidente è la presenza in parlamento in un bel gruppo di parlamentari dei 5 stelle. Inesperti e utopisti, inconcludenti e poco pratici, relegati in un angolo dalle larghe intese e guidati da una testa calda (anzi due) con venature razziste e di destra che non mi piacciono neanche un po’. Però hanno avuto l’indubbio merito di costituire una forza importante di VERA opposizione che alla fine ha costretto anche il PD a fare i conti con il proprio elettorato e lo ha obbligato fare un po’ di opposizione.

In questi mesi, il PD si è reso conto che, o si liberava di Berlusconi, sarebbero stati gli elettori a liberarsi del PD. E allora, giocoforza, ha preso in considerazione anche l’ipotesi di far liberarsi di lui.

Mi dispiace doverlo ammettere, ma credo proprio che, se non ci fosse stato il movimento 5 stelle, Berlusconi sarebbe ancora al suo posto.  Perciò, pur rimanendo molto critico nei loro confronti, per il momento non posso far altro che ringraziarli.

 

Berlusconi ai servizi sociali

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Poco fa ho letto che Berlusconi “Dopo aver vagliato molteplici inviti, il Cavaliere si sarebbe orientato sulla scelta di Fondazione Milan, la onlus della società rossonera di cui è presidente onorario”

Mi sembrava impossibile e ho fatto qualche ricerca trovando anche fonti un pelo più attendibili.

E allora mi è venuto in mente un racconto tratto dal un libro della fine del 1500. (possibile che in più di 400 anni non abbiamo ancora imparato niente?)

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Notizie farlocche crescono

Qualche giorno fa ho avuto uno scambio di post/commenti su Facebook in merito alla notizia della bambina yemenita di 8 anni che sarebbe morta dissanguata dopo la prima notte di nozze con un quarantenne.

A usta mi sembrava una notizia poco credibile e così ho seguito a ritroso il percorso di diffusione (uno dei possibili percorsi) e ho concluso che la notizia era molto probabilmente falsa (magari in un altro articolo spiego il percorso che ho seguito per arrivare a questa conclusione, ma non ho tracciato bene il tutto). Oh, non fraintendetemi: il problema delle spose bambine è reale, ma non capisco la necessità di inventare e diffondere notizie con fonti così poco attendibili.

Comunque oggi mi sono imbattuto in un altra catena di articoli collegati ad una notizia farlocca che, sono certo, si sta già diffondendo sui social network come una pestilenza.

L’articolo riguarda le “indicibili torture praticate dai terroristi in Kenya”.

Anche una catena di notizie dev'essere agganciata ad un punto ben saldo....
Anche una catena di notizie dev’essere agganciata ad un punto ben saldo….
  1. Tutto ha avuto origine da un post su Facebook. Il post è stato pubblicato sulla pagina FB dell‘UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti). Un ottimo posto per trovare diffusori in quanto, ovviamente, è frequentato da persone che con la religione non vanno molto d’accordo. (Nota: qualche giorno fa, tra l’altro, anche l’UAAR aveva ripreso senza troppe verifiche la vicenda della sposa bambina morta…)
  2. Il primo sito della catena, quello citato dal post, è “ImolaOggi” che già conosco come sito che diffonde odio verso gli stranieri
  3. L’articolo di ImolaOggi non fa altro che riprendere  un articolo di RightsReporter.org (ci mette anche un link in fondo all’articolo). E’ un articolo in italiano, collegato a sua volta con un articolo di RightsMonitoring.org (in inglese) e se uno non ci guarda a fondo, vien da pensare che sia la traduzione di quello in inglese.
  4. Il sito RightsMonitoring.org. (RightsMonitoring.org è citato e linkato anche da Imola oggi). Qui non ho trovato altri link. Quest”ultimo articolo della sequenza è in inglese, tuttavia non parla di islamici e a prima vista sembra “attendibile”

Dopo aver seguito la catena di link, ho cercato con who.is informazioni su rightsreporter.orgDal whois, non si ottiene molto, perciò ho cercato qualche informazione sul sito. Ma anche il “chi siamo” non dice nulla.  Mah, chissà chi c’è dietro questo sito…

Quindi ho cercato qualche info sul sito, quello in inglese, RightsMonitor.org e, sulla pagina about us, ecco cosa c’è scritto:

Rights Monitoring is a comprehensive system of monitoring human rights. The project was implemented by the Rights Reporter, Italian organization for the Defence of Human Rights, in collaboration with other activists and newspapers around the world.  The articles are written by activists or come from different sources or newspaper. If you want to know more contact us

Insomma il sito in inglese, quello che sembra la fonte, invece è collegato al sito italiano; sembra che lo scopo del sito inglese sia quello consentire al sito italiano di avere una “pseudo fonte” apparentemente credibile.

Come fanno a non venire dei dubbi sull’attendibilità di certe notizie? A me vien da pensare che addirittura ci possa essere un disegno preciso, per diffondere odio razziale e  religioso.