Un giorno da lupi sull’Appennino Modenese

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Un giorno da lupi sull’Appennino Modenese

Giovanni Sonego‘s insight:

Commentando in Notizie Farlocche it un articolo di Daniele Chieffi http://sco.lt/6Kw4WX concludevo dicendo che per migliorare la qualità dell’informazione in rete bisogna migliorare non soltanto la "qualità di chi scrive", ma anche la "qualità di chi legge".

Ma come si fa ad aumentare la qualità dei lettori?

Sabato ho partecipato all’evento "Un giorno da lupi" e mi pare sia stato un ottimo esempio di come si possa "migliorare il lettore".

 

Sono intervenuti tre esperti che hanno parlato del lupo, dell’informazione che ruota intorno a questo splendido animale, e dei metodi di prevenzione o di rimborso elaborati per aiutare gli allevatori a proteggere i propri animali. 

Tra i partecipanti, cacciatori e animalisti, curiosi (come il sottoscritto) e veterinari, guardie forestali e naturalisti. Credo che alla fine della giornata (alla mattina relazioni, al pomeriggio escursione) tutti i partecipanti avessero acquisito una maggiore conoscenza del lupo appenninico e anche la capacità di distinguere al volo articoli di scarsa qualità. 

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I blog e il tramonto della qualità dell’informazione

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Cosa si fa se si pubblica una notizia sbagliata o non corretta? Si corregge, è ovvio, si dirà. Sì, è ovvio ma non nel mondo dell’informazione online. Il sistema dell’informazione digitale ha consol…

Giovanni Sonego‘s insight:

Post di Daniele Chieffi pieno di spunti interessanti originati da una domanda "Cosa si fa se si pubblica una notizia sbagliata o non corretta?". Le rettifiche spesso non ci sono e quando ci sono sono inefficaci. Scrive l’autore: "Non si può certo andare a riprendere, una per una, le persone che sono entrate in contatto con il post errato ed è fantascienza pensare che chi abbia letto una volta torni a vedere se ci sono modifiche". 

Quindi Chieffi dice che i blogger devono essere consapevoli che stanno facendo informazione e che devono migliorare la qualità di quanto scrivono, rispettando le più elementari norme deontologiche altrimenti danneggiano pesantemente l’intero sistema dell’informazione in rete.

E fin qui, cioè che chi scrive deve migliorare la qualità di quanto propone, verificando, documentandosi, e magari contando fino a 100 prima di pubblicare, ci sta.

Altre osservazioni mi lasciano un po’ più perplesso. Dice ancora Chieffi "se sono parte in causa di un articolo, di un’informazione ho il diritto di essere interpellato prima e quantomeno di vedere la mia posizione pubblicata.". 

Mah…. Come fa rilevare Gluca in uno dei commenti "posso scrivere che secondo me un prodotto fa schifo o dovrei discutere il post prima con l’azienda?". Io dico di sì e sono sicuro che queste informazioni sono spesso più utili di quelle ufficiali, che rappresentano la versione dell’azienda o comunque mediata. 

Bisogna anche tenere conto che, specialmente nel caso dei "potenti" (aziende o politici che siano), la loro posizione hanno 1000 e 1000 occasioni per ribadirla tutti i santi giorni. 

Non so neanche se sia giusto distinguere tra blogger e giornalisti. Ci sono blogger che prima di pubblicare qualunque cosa verificano le fonti, ragionano, riflettono e magari si confrontano e riescono a produrre informazione di qualità.

 

Al contrario ci sono tanti giornalisti certificati che usano le loro capacità per veicolare informazioni false, faziose e calunniose. (Sallusti, Farina… tanto per dirne un paio che mi stanno particolarmente antipatici)

Quindi non trovo giusto scaricare tutta la responsabilità della scarsa qualità del sistema dell’informazione in rete sui blogger, quando ci sono "professionisti" che fanno peggio e con megafoni più potenti…

Devono migliorare i blogger, ma devono migliorare anche i giornalisti professionisti. 

Penso però che il vero salto di qualità sarà determinato dal "miglioramento dei lettori". Spero che cresca in fretta una generazione di lettori più consapevoli, che abbia gli strumenti e le abitudini pe poter distinguere al volo le puttanate dall’informazione di qualità. Lettori dotati di forte spirito critico e sano scettiscismo, in grado di affossare le calunnie e le falsità più evidenti e di selezionare (e propagare) l’informazione stimolante e di qualità.

Se aumenteranno i lettori esigenti (magari pronti a stroncare blogger o giornalisti cazzari) anche chi pubblica sarà "costretto" a migliorare la qualità di ciò che pubblica.

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La mappa delle strade più pericolose d’Italia – Wired

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Il grande raccordo anulare di Roma è la più pericolosa delle strade italiane. Roma è in testa seguita da Genova, Modena, Rimini, Napoli, Milano e Bologna.

Giovanni Sonego‘s insight:

Queste classifiche per numeri assoluti mi sembra abbiano poco senso. Roma sembra pericolosissima: nel suo comune ci sono stati 2.266 incidenti. Al secondo posto Genova con 355, e poi Modena con 327.

 

Ma se proviamo a tener conto anche del numero di abitanti di ogni comune le cose cambiano. Il comune di Roma ha 2.649.724 abitanti, quello di Genova ne ha 589.269 e Modena 183.889. Quindi Roma ha avuto 0,85 incidenti ogni 1.000 abitanti, mentre Genova 0,60 e Modena ne ha avuti 1,78.

Decisamente più pericoloso girare per Modena che per Roma, mi sembra. 
 

Non che sia facile analizzare dati sugli incidenti. Difficile definire anche il concetto stesso di pericolosità, ma bisognerebbe tener conto anche di altri fattori, come ad esempio i veicoli circolanti e i chilometri percorsi da ogni veicolo. 

 

See on www.wired.it

Il cielo stellato di Internet

Internet Map
Il cielo stellato di Internet

Ieri sera (23 dicembre 2013) ho partecipato ad un evento organizzato dall’UDU di Modena dal titolo “Com’è piccolo il mondo”. Il relatore, Giacomo Visconti Prasca, ha fatto una chiara e appassionata introduzione alla Scienza delle Reti. Tra le tante cose che fatto vedere, questo sito: Internet-Map.net, una gigantesca mappa che rappresenta i siti della rete i link che li connettono. Le dimensioni di ogni cerchio rappresentano il traffico di quel sito. La posizione di un cerchio rispetto agli altri è determinata dai collegamenti tra i siti. Cliccando su ogni sito si possono vedere alcune informazioni sul sito associato e al suo traffico.

Si possono fare anche delle ricerche, per nome del sito (così lo si trova in fretta) o per paese.

Questa mappa è bellissima, sembra un cielo stellato e colorato e mi sembra molto indicata per associarla agli auguri per le feste che stanno per iniziare.

Auguri a tutti!

Buone feste a tutti.

I puntini, la mignotta, la soffiata

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Giovanni Sonego‘s insight:

Lo spunto per rileggere questo testo di 3 anni fa è la condanna di Belpietro per diffamazione per aver creato di una notizia sulla preparazione di un attentato a Fini, che in realtà serviva solo a sputtanare Fini.

http://www.giornalettismo.com/archives/1270233/maurizio-belpietro-condannato-per-la-notizia-dellattentato-a-fini/

 

Questa sentenza dimostra che qualche regola c’è, ma chi ha giocato sporco (Berlusconi) è stato comunque favorito ed è riuscito a liberarsi di Fini, che in quel momento era il suo avversario politico più pericoloso.

In attesa che le regole possano essere migliorate, diventanto più rapide nell’applicazione, e che riescano a scoraggiare gli sputtanatori di professione come Belpietro, noi comuni lettori possiamo soltanto cercare di diventare più abili nell’individuare le notizie farlocche di tutti i generi. Non soltanto le bufale delle catene di Sant’Antonio su Facebook ma anche le applicazioni pratiche della “macchina del fango”.

 

All’epoca Alessandro Gilioli analizzò nel dettaglio il pezzo pubblicato e strombazzato da Belpietro in prima pagina del suo “giornale”. Rileggere quanto scrisse Gilioli è molto istruttivo per imparare a riconoscere al volo le finte notizie usate solo per condurre una lotta politica senza regole.

 

(la segnalazione su FB del pezzo di Gilioli è di @Roberto Bonzio)

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