Calcio scuola di vita – ma dove?

Il calcio, di per sè sarebbe anche un bello sport. Anch’io, di tanto in tanto mi diverto ancora a giochicchiare con i miei amici – malissimo ovviamente.

Il calcio è praticato in buona parte da giovani e giovanissimi in fase di formazione e la pratica sportiva è un’ottima occasione per trasmettere ai ragazzi valori importanti quali l’onestà e il rispetto delle regole; per costruire legami d’amicizia fortissimi con i compagni di squadra; per insegnare il rispetto del prossimo a cominciare dall’avversario. Anche il calcio, come tutti gli sport, ha l’opportunità di essere un’ottima scuola di vita per i ragazzi.

Purtroppo, però, nel calcio prevale troppo spesso la ricerca della vittoria a tutti costi. E troppo spesso vengono favoriti i furbetti e le loro astuzie poco dignitose, che danno pessimi esempi ai ragazzi che li seguono.

Quello che segue è un filmato contenente una carrellata di simulazioni calcistiche – delle vere e proprie vigliaccate. Il video fa poi un confronto con il rugby. Una lotta senza confronto, ovviamente…
(i primi 20 secondi si possono tranquillamente saltare)

Morale: se amate il calcio, fate in modo che cambi. Oppure mandate i vostri figli a giocare a rugby, che è molto meglio.

<img class=”size-thumbnail wp-image-1296″ title=”calcio-simulazione” src=”http://www.sonego.net/wp-content/uploads/2009/12/calcio-simulazione-150×150.jpg” alt=”Simulatore” width=”150″ height=”150″ />

Napolitano: una dichiarazione inutile di un uomo inutile

Re Sciaboletta Vittorio Emanuele Terzo
Re Sciaboletta Vittorio Emanuele III

Da oltre 15 anni è in atto un attacco sistematico alla magistratura da parte di Berlusconi e si suoi scagnozzi conservatori. Esasperato da questa conflittualità, il Presidente della Repubblica Napolitano ha deciso di rilasciare una dichiarazione, un forte richiamo all’ordine allo scopo di fermare “… la spirale di una crescente drammatizzazione“.

Mi è venuto in mente il re d’Italia Vittorio Emanuele III

Quando Mussolini marciò su Roma, re Sciaboletta non ebbe le palle per opporsi e così, oltre alla sua bassa statutura fisica, è passata alla storia anche la sua limitata statura di regnante.

Questo è costato all’Italia una guerra mondiale e oltre 20 anni di dittatura fascista.

Napolitano, con questo inutile richiamo generico, in cui recita il ruolo di super partes, mi pare stia proprio ricalcando le orme dei re codardo, candidandosi come serio pretendente al titolo “Ignavo del III millennio”.


Questa volta sono parecchio d’accordo con l’amico Orso Marsicano, che nel suo blog ha paragonato Napolitano ad una mamma che strepita (*) per limitare l’eccessivo rumore dei suoi bambini teppisti, che bellamente la ignorano.


Anche altri blogger sono rimasti stupiti da questa dichiarazione di Napolitano. Eccone un paio:

La maggior parte dei blogger formato percora invece si è sperticata in lodi inutili ad un inutile Presidente.

(*) Nota del 12/10/2013. L’articolo di Orso Marsicano non c’è più.

E’ nato Coobiz

E nato Coobiz
E nato Coobiz

Finalmente ha visto la luce COOBIZ un progetto al quale stavo lavorando da tantissimo tempo (non da solo ovviamente, ma con la mia azienda)

Si tratta di una directory di aziende, ma con qualcosa in più rispetto ai nostri concorrenti:

  • Un corposo elenco di aziende italiane
    che sono state classificate in un modo innovativo e originale, dovrebbe essere più semplice trovarle
  • Tantissimi dati su ogni singola azienda
    ogni azienda può inserire un mucchio di dati che vanno dai prodotti, ai comunicati stampa, agli orari di apertura chiusura, alle traduzioni in altre lingue. Questa, ad esempio,  è la presentazione di Factotum srl la mia azienda.
  • Concetti di socializzazione
    Sia per gli utenti singoli che possono aggiungere commenti e opinioni, votare le aziende, inserirle tra le proprie preferite.
  • Analisi di geomarketing
    ogni azienda può vedere una analisi intelligente della propria posizione geografica rispetto alla popolazione

E poi questo è solo l’inizio. Continueremo a lavorarci alacremente, per migliorarlo sempre di più. Ma intanto Coobiz ha visto la luce e un bel passo è stato fatto!

Ad Arezzo uno su due beve acqua di rubinetto. E allora?

Si beve più acqua di rubinetto ad Arezzo o a Belluno?

acqua di rubinetto
acqua di rubinetto

Giorni, ascoltando la radio, fa avevo sentito un bel servizio che parlava di Arezzo la città in Italia dove si beve di più acqua di rubinetto. Basta fare una ricerca su Google per trovare conferma in un gran numero di articoli

  • Arezzo sceglie il rubinetto
  • Ambiente. Arezzo beve solo l’acqua del rubinetto
  • La svolta di Arezzo la città preferisce l’acqua del rubinetto
  • Arezzo sceglie il rubinetto. Un cittadino su due non beve acqua minerale

Durante la trasmissione, spiegavano molto bene le campagne di informazione fatte nel comune toscano, gli investimenti per migliorare il gusto dell’acqua, le macchinette distributrici installate nelle scuole. Tante belle cose che spiegavano le ragioni di questo risultato eclatante.

Però io ero – e sono tutt’ora – piuttosto perplesso.

Sono di Belluno (anche se abito a Modena) e tra le persone che frequento nella città dolomitica non conosco una sola persona che acquisti abitualmente acqua in bottiglia. A Belluno tutti bevono acqua di rubinetto. Io per primo, quando sono a Belluno bevo solo acqua di rubinetto e non mi viene neppure in mente di comprare acqua in bottiglia.

Ok. Lo so. Non è una statistica e neppure uno studio metodologicamente corretto, ma nel mio personalissimo campione il 100% dei bellunesi beve solo acqua di rubinetto.

Com’è possibile che Arezzo, dove “solo” un cittadino su due beve acqua di rubinetto, passi all’onor delle cronache come la città dell’acqua di rubinetto e invece Belluno – con il 100% – non sia nemmeno citata?

Per caso ieri sono arrivato su questo articolo che spiega una cosa molto semplice: ad  Arezzo l’acqua pubblica è stata privatizzata.

Comincio a pensare che questa notizia di Arezzo presentata come città che beve solo acqua di rubinetto sia semplicemente una notizia falsa.

Un paio di ricerchine e ho trovato su un blog un commento che segue un bel ragionamento.

[…] tutta questa enfasi nello spingere a bere acqua del rubinetto è dovuta al fatto che ad Arezzo l’acqua è stata privatizzata ed il proprietario è la ben nota multinazionale SUEZ. Naturalmente il principale effetto della privatizzazione è stato un aumento vorticoso delle bollette, divenute fra le più care d’Italia.
Comunque, pubblicizzare l’acqua del rubinetto ad Arezzo significa pubblicizzare il prodotto-acqua di SUEZ. […]

[…] presto in tutti i comuni d’Italia le multinazionali dell’imbottigliamento prenderanno possesso degli acquedotti e c’è da aspettarsi una massiccia campagna mediatica a favore dell’acqua del rubinetto, che però pagheremo a livello dell’acqua attualmente imbottigliata. Insomma, con o senza la bottiglia saranno gli stessi a ricevere i profitti sull’acqua che beviamo. Con l’acqua del rubinetto, però, le multinazionali risparmieranno le spese di imbottigliamento.

Interessante no?

Adesso che è passata la norma sulla privatizzazione dell’acqua, aspettiamocene delle belle su questo argomento e stiamo molto all’erta perchè le notizie sull’acqua sono molto manipolate

La svolta di Arezzo la città preferisce l’acqua del rubinetto