Dopo la vergognosa figuraccia del calcio francese ai mondiali, ci ha pensato Sébastien Chabal, avanti della nazionale di Lièvremont, a debordare.
Chabal ha accusato i calciatori di non “avere rispettato la storia e la gloria della maglia che indossavano”.
Chabal si doveva stare ben zitto. Ed ecco i perché:
1. quasi tutti i giocatori della nazionale di calcio transalpina sono al momento extra-comunitari naturalizzati, o di origini tali, figli di razzismo, sofferenza e ghettizzazioni delle banlieues quindi senza un senso di appartenenza ad un paese che anzi nel corso della storia li ha sfruttati e maltrattati, e così anche con i loro padri e avi, e che indossano quindi quella maglia solo per convenienza economica;
2. lo stesso Chabal diverse volte nei Terzi Tempi, e anche dopo di essi, si è ubriacato provocando gli avversari e menando le mani e quindi disonorando il codice deontologico del giocatore di rugby union, a maggior ragione trattandosi di un palcoscenico internazionale;
3. Chabal crede che gli istinti primordiali di chi gioca a calcio siano conciliabili con la mentalità del nostro Union Code.
Lasciamo il calcio e la sua eterna stupidità ed ignoranza a loro stessi.
Play Up…the Union Code!!!
Giampaolo