Repubblica ha fatto fare un sondaggio per capire qualcosa in piu’ del voto.
Ecco cosa scrive il geniale redattore:
Gli appelli al voto utile. Non hanno influito granché gli inviti a non disperdere voti concentrandosi sulle coalizioni principali, quella guidata da Silvio Berlusconi e quella guidata da Walter Veltroni. Sono serviti praticamente a nulla secondo il 63,8% degli elettori del Pd, idem per il 55,1% di quelli del Pdl, per non parlare degli elettori della Lega Nord, che li hanno giudicato ininfluenti nell’83,7% dei casi.
La domanda posta nel sondaggio era
IL VOTO UTILE E’ STATO UN ELEMENTO CHE HA CONDIZIONATO LA SCELTA.
il 63,8% ha detto di non essere stato influenzato; cio’ vuol dire che il 36,2% è stato influenzato.
In pratica, siccome alla camera il PD ha preso il 33,17% vuol dire che il 12% ha votato PD infulenzato dal voto utile. Non credo che questi elettori che hanno votato PD infuenzati dal voto utile avrebbero votato a destra. Si puo’ anche dire che il PD, senza il “voto utile” avrebbe preso il 21,17%….
Certo che nvestire in sondaggi per poi dare i risultati a giornalisti che li interpretano in questo modo, è un modo strano di buttare via i soldi.
Non c’entra col sondaggio, ma e’ molto divertente il commento sulle elezioni del mio amico Cinico Blog
(Aggiornamento di oggi, 18 aprile 2008)
Ho incontrato Massimo Mezzetti e, inevitabilmente, il discorso è caduto sui risultati elettorali. Mi ha fatto piacere scoprire che la sua analisi a caldo è molto simile alla mia, come testimonia in modo molto pià articolato (articolare è il suo mestiere) nel suo blog, dove dice testualmente “Purtroppo si è verificato ciò che temevo: la polarizzazione prodotta dall’appello al voto utile al PD per inseguire, da parte di quest’ultimo, il sogno della vittoria solitaria ha avuto come unico risultato l’annientamento di tutti i suoi ex alleati e la consegna del Paese alle destre“
Mi ha anche segnalato un bell’articolo di Paolo Franchi sul Corriere della Sera, che mi sembra molto più sensato delle stupidaggini lette su Repubblica.